Viaggio nel girone Marchiondi dove i bimbi dormono coi topi

Il caso Baggio. L’istituto è occupato da 300 nomadi. Ieri visita della commissione Sicurezza. Salvini: «La Romania deve occuparsene»

Dieci scalini separano Baggio dall’inferno. Una piccola rampa che, dal piazzale sterrato, porta nelle viscere dell’ex Marchiondi. Ad accoglierti, nell’intricata rete di corridoi e stanzoni dove circa 300 rom hanno trasferito le loro baracche, è un insopportabile tanfo di cibo misto a immondizia e puzza di bruciato. Ogni angolo dell’istituto - un raro esempio di architettura brutalista, esposto anche al Moma di New York - è disseminato di montagne di spazzatura, materassi e coperte sudice, vestiti abbandonati e avanzi di alimenti andati a male. Proprio qui, fra topi e scarafaggi, dormono, giocano e imparano a camminare decine di bambini. Quasi nessuno di loro a va a scuola - a metà mattina sono nelle baracche insieme ai loro genitori -, tanti hanno solo pochi mesi di vita. E il passeggino non sanno neanche cosa sia: a spasso ci vanno nel carrello della spesa. Accanto a loro le mamme cucinano piatti a base di carne e pancetta come se nulla fosse. La situazione dell’ex Marchiondi - occupato da circa 7 anni - è precipitata negli ultimi mesi. Gli zingari, che prima erano circa 50, si sono moltiplicati. Fino a conquistare ogni spazio: da quello che una volta era il cortile esterno ai piani superiori. Così, l’inconfondibile odore di bruciato ti segue ovunque. Anche fuori dall’istituto. «Siamo costretti a vivere con le finestre chiuse - spiega chi abita nei palazzi vicini -. D’estate qui non si respira». La svolta sembra però vicina. «Il ministero dell’Istruzione ha stanziato 13 milioni di euro che, con altri sei milioni, serviranno a bonificare l’area», spiega il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, Matteo Salvini. L’occasione è offerta da un sopralluogo con i colleghi della commissione Sicurezza. «Questo campo sarà trasformato in residenze per 218 studenti del Politecnico, mamme sole e disabili. Ci vorranno 720 giorni. La gara d’appalto partirà entro il 31 agosto, i lavori saranno affidati a novembre e prenderanno il via per fine anno». Prima però bisognerà sgomberarlo. «Manca solo la firma della convenzione con la quale il Comune cede gratuitamente l’edificio al Politecnico», prosegue Salvini. Dovrebbe esserci il 29 aprile o il 1° maggio, come assicura il vicesindaco Riccardo De Corato: «L’ex Marchiondi, come le altre 100 aree già sgomberate negli ultimi due anni, sarà riconsegnato alla città». Il destino dei rom sarà poi deciso con l’ambasciatore rumeno, «che inviteremo in commissione», anticipa Salvini.

E così per gli abitanti di Baggio la convivenza con gli zingari sarà solo un ricordo. Come le feste dei fine settimana - «Il sabato e la domenica il loro numero triplica», spiegano - e i banchetti per strada, con tanto di orchestra e pagamento dei diritti Siae.

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