Vigilante ucciso, la pena viene sospesa al 18enne

Aveva ucciso il vigilante Gennaro Schiano alla stazione "La Trencia" in seguito ad una lite e gli è stata sospesa la pena perché secondo il Tribunale è aggressione dolosa

Vigilante ucciso, la pena viene sospesa al 18enne

Il Tribunale chiamato a giudicare Giorgio Landol ha stabilito che l'atto compiuto dal 18enne lo scorso maggio contro il vigilante 60enne è stato aggressione dolosa respingendo di fatto l'omicidio preterintenzionale

Respinta dal Tribunale l'accusa di omicidio preterintenzionale, passata invece l'aggressione colposa che ha consentito al giovane 18enne che a maggio scorso uccise Gennaro Schiano, vigilante 60enne ucciso alla stazione "La Trencia", di ottenere due anni con sospensione condizionale della pena. I magistrati hanno dunque dato credito a quanto riportato dalla consulenza tecnica incaricata di far luce su quanto avvenuto l'8 maggio scorso, quando il ragazzo di 18 anni colpì alla testa un vigilante che stava tornando a casa dopo il servizio sul treno. Futili motivi che hanno portato a litigare i due, una borsa da spostare. Secondo la consulenza tecnica nonostante la ginocchiata del giovane alla testa, Gennaro Schiano non sarebbe morto per quel trauma. L'uomo, nonostante il forte impatto con un marciapiede fu trasportato al Cardarelli di Napoli con una prognosi di 7 giorni.

Dopo, a causa di forti dolori alla testa si scoprì che in realtà aveva un'emorragia cerebrale, morì dopo diverse settimane di coma.

Ora, stando a quanto riportato dal Napoli Today, il ragazzo potrà godere di tutti i benefici di legge visto che i magistrati incaricati di giudicarlo hanno rivisto la pena richiesta dal pm.

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