La vita di tutti i giorni come non te l’aspetti

Si apre oggi il festival della Fotografia dedicato quest’anno al rapporto tra ricerca e quotidianità

La vita di tutti i giorni come non te l’aspetti

La vita di tutti i giorni. In un clic. In diverse zone del mondo. È questo il leit motiv che fa da sfondo al FotoGrafia-Festival internazionale di Roma, allestito nella capitale fino al 25 maggio. «Vedere la normalità. La fotografia racconta il quotidiano» è, infatti, il tema centrale che è stato scelto per la rassegna, giunta alla settima edizione. E così gli scatti relativi a un viaggio-inchiesta tra i lavoratori congolesi della compagnia di legname cinese realizzati da Paolo Woods si alternano alle immagini di Humenne, piccola cittadina della Slovacchia, dove è nata Lucia Nimcova, che ha scelto di realizzare per il festival un puzzle di foto che raccontano i luoghi che le sono più cari. O ancora si susseguono le immagini scattate da Leonie Purchas che, dopo aver realizzato per FotoGrafia 2006 un diario di una famiglia romana, questa volta con «In the shadow of things» si propone di presentare la quotidianità della sua famiglia.
Questi tre artisti, tutti con meno di quarant’anni, sono ospitati nel palazzo delle Esposizione, cuore della rassegna, diretta da Marco Delogu, che presenta un ricco cartellone con 143 mostre e 30 eventi tra proiezioni, conferenze e letture.
Sempre in via Nazionale durante il festival si può ammirare la nuova produzione di Gabriele Basilico che racconta Roma e la sua quotidianità attraverso il fiume simbolo della città eterna, in un singolare viaggio di clic dai colori tenui che lo portano dalla diga di Prima Porta fino al ponte sud del raccordo.
Stesso filo conduttore anche nelle altre location: il museo di Roma in Trastevere fa da cornice alla mostra della fotografa palestinese Orit Drori che descrive un viaggio in Birmania, dalle città alle campagne più povere, cogliendone i momenti di gioia e di dolore sintetizzati in immagini di lutto e di matrimoni. È la capitale Giapponese, con i suoi molteplici ritmi a essere, invece, protagonista delle foto di Daniele Dainelli sempre ospitata nel museo di Trastevere.
Ancora quotidianità nelle esposizioni allestite all’interno della Galleria nazionale d’Arte Moderna: gli scatti di David Perlov raccontano i luoghi e gli attimi della sua vita organizzata tra Parigi e Tel Aviv. Coglie, invece, particolari di persone a lei sconosciute l’esposizione di Rossella Bellusci «Passanti».

Racconta, infine, la vita del popolo saharawi, la sua lotta per l’autiodeterminazione Patrizio Esposito nella sua mostra allestita alla Project room villa Glori.
Il biglietto unico per partecipare a tutti gli appuntamenti del festival costa 12,50 euro. C’è una riduzione di 5 euro per chi si registra al sito www.fotografiafestival.it.

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