Vittima record dell’Ecopass: 6mila euro di multe in scooter

La Lega scrive al sindaco Letizia Moratti per chiedere uno «sconto» sulle infrazioni ripetute nella stessa strada. Protestano anche i vigili incappati nelle telecamere

Matteo è direttore finanziario di una banca, ha 37 anni e gira la città in scooter. Attento a ogni comma del codice della strada, era riuscito nell’impresa di non prendere mai una multa in vita sua. Fino a gennaio 2008, quando ha cominciato a collezionare contravvenzioni. La data coincide - evidentemente non a caso - con l’entrata in vigore dell’Ecopass. E Matteo, infatti, tutte le sue multe le ha prese in via Lamarmora, che oltre a essere diventata area soggetta al pagamento del ticket anti smog da cinque mesi è strada riservata ai taxi. Così il povero cittadino, a bordo del suo motorino, ha commesso 21 infrazioni - tante quanti i verbali recapitati a casa sua -, che potrebbero costargli seimila euro.
E allora Matteo - come molte altre vittime del provvedimento anti smog - ha scritto una lettera a Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino e neo deputato. Che a sua volta ha scritto al sindaco di Milano Letizia Moratti, certo che lei, insieme con l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, riuscirà «quanto meno a ridurre a una sola le infrazioni da pagare per queste persone».
Sono molti i cittadini che, preoccupati dal diluvio di contravvenzioni che si è scatenato negli ultimi cinque mesi, si sono rivolti all’esponente del Carroccio. Fra loro c’è Jacopo. Come Matteo percorre ogni giorno via Lamarmora per andare in ufficio. Anche lui dovrà pagare seimila euro per aver transitato con lo scooter in una strada che, da un giorno all’altro, è stata chiusa alla circolazione e riservata ai mezzi pubblici, con l’aggravante di avere una «segnaletica assolutamente incomprensibile», si legge nella missiva.
Da via Lamarmora a corso Magenta i problemi sono gli stessi. Cittadini abituati da decenni a percorrere questa strada si sono improvvisamente trasformati in trasgressori pluri multati. Guglielmo, per esempio, che da 40 anni transita per corso Magenta. O Loredana e Bruno, che si chiedono se sia il caso oppure no di «chinare la testa e pagare come al solito».
«Per Milano - scrive Salvini nella lettera - i prossimi saranno anni importanti. L’occasione dell’Expo offrirà mezzi, infrastrutture e prestigio. I cittadini guardano con fiducia al 2015, ma proprio perché ci attende questa grande sfida sono giustamente ancora più attenti per quello che riguarda la vita quotidiana in città». Quindi la domanda: «Cara Letizia, dobbiamo dire a questi cittadini che ci spiace ma non possiamo farci niente? Penso e spero di no».
A lamentarsi per le multe non sono soltanto le persone comuni, ma anche chi i verbali dovrebbe firmarli per mestiere. In occasione dell’entrata in vigore dell’Ecopass sindacati dei vigili urbani e Comune avevano raggiunto un accordo per esentare le auto private degli agenti in turno, durante la notte, nel comando di piazza Beccaria.

Le contravvenzioni stanno fioccando nonostante tutto. «Cercheremo di risolvere la situazione - commenta Roberto Miglio, sindacalista -, ma è una vergogna che l’Ecopass dia ancora tanti problemi. Ai cittadini consiglio di rivolgersi al giudice di pace».

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