Voli cancellati: un’odissea il ritorno da Parigi

Circa 300 italiani rimasti bloccati senza alcun tipo di assistenza

Odissea per circa 300 turisti italiani (circa metà i romani) a Parigi tra domenica e lunedì. Una lunghissima notte, prima in attesa dei due voli per tornare verso casa, poi, quando sono stati definitivamente cancellati, in cerca di una sistemazione e di un mezzo per arrivare in Italia. L’aereo per Roma, nell’aeroporto di Beauvais, era previsto per le 21 e 45. Quello per Milano alle 22 e 30. I due voli, però, sono stati cancellati secondo Ryanair per un fatto di «coprifuoco». A causa dei ritardi infatti era stato superato il limite entro cui i due mezzi sarebbero potuti partire.
A raccontare la storia due ragazze romane in vacanza nella capitale francese. «Abbiamo aspettato per oltre un’ora l’imbarco - raccontano Stefania e Valentina su un treno di ritorno verso Roma - poi senza alcun avviso di quel che stava per accadere ci hanno comunicato che i due voli erano stati annullati». Da lì l’inizio del calvario. Al banco informazioni Ryanair solo due impiegati. Nessun responsabile della compagnia aerea irlandese in giro e nessuno che potesse rispondere alle, più che legittime, richieste dei passeggeri. Inutili i tentativi di «riproteggere» gli utenti su altri voli. È tempo di vacanze e le tratte sono quasi tutte piene. Due le opzioni. Attendere un volo disponibile, martedì o mercoledì, prolungando il soggiorno in terra francese di 48-72 ore, o accontentarsi del rimborso immediato del biglietto e tornare in Italia in altro modo. «Non si sono offerti di trovarci un albergo - spiegano ancora Stefania e Valentina - ci hanno solo consegnato i moduli con i rimborsi dicendo di spedire tutte le ricevute una volta tornati a casa».
Disagio del volo cancellato a parte, però l’odissea doveva ancora cominciare. La Ryanair riaccompagna i passeggeri fino a Parigi, a Porte Maillot precisamente, dove l’autista del pulmino vorrebbe lasciarli alle due di notte. «Senza un posto dove dormire, o anche solo dove andare ci siamo rifiutati di scendere anche perché aveva cominciato a piovere». Inizia così un lungo braccio di ferro con l’autista. Alla fine riescono a rimanere dentro il pullman fino alle 5, quando finalmente si recano in massa alla stazione Gare de Lyon nel tentativo di partire per l’Italia.

Ma anche qui mille difficoltà nel trovare un posto libero. «Alla fine abbiamo dovuto fare Parigi-Ginevra, Ginevra-Milano, Milano-Roma. E chissà se ci rimborseranno i disagi». Una bella vacanza rovinata proprio alla fine.

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