Il volto «diverso» dello stile: modella trans per Givenchy

ParigiUna foto d’autore al posto dello show, un transessuale di rara eleganza, classe e intensità invece della solita top model più scema che bella. Riccardo Tisci, magico direttore creativo di Givenchy, nel suo piccolo ha fatto una rivoluzione durante la kermesse dell'alta moda francese che si conclude ufficialmente oggi anche i giochi sono finiti ieri sera con il dinner party offerto da Valentino nel castello di Widville.
«Ci sono voluti giorni di lavoro per questa foto», ha detto il giovane couturier davanti all'immagine scattata dal fotografo Willy Vanderperre ai 10 abiti da sera che rappresentano l'alta moda di Givenchy per il prossimo inverno. Ispirati dalle ossessioni di Frida Khalo tipo morte, religione, anima e corpo, i modelli sono stati presentati in forma statica a detta dello stilista per una forma di rispetto verso il lavoro delle venti donne che dai tempi di Monsieur Hubert costruiscono i capolavori sartoriali della maison tipo l'indimenticabile giacca di pizzo bianco intinto nella ceramica intorno agli spettacolari ricami degli ex voto messicani. «Ci sono volute 1600 ore di fatica in sartoria solo per fare quel modello» ha spiegato Tisci indicando l'abito in tulle illusione con mille veli d'inaudita fragilità ricamata sopra alla tuta a intarsi di pizzo Chantilly che riproducono la forma di uno scheletro. «L'abbiamo appena venduto», ha concluso il giovane couturier senza rivelare il prezzo del capolavoro e l'identità della donna che oltre a possedere un patrimonio a molti zeri deve senz'altro avere un fisico impeccabile. «Infatti l'ha fatto indossare a un trans», bisbiglia qualcuno alle nostre spalle con la convinzione di dire una cosa velenosa e segreta mentre Riccardo con molta semplicità conferma: «È vero, quella bellissima creatura adesso si chiama Lea T. ma all'anagrafe è ancora Leo, ha lavorato come mia assistente fino a due anni fa, poi è tornata in Italia a studiare, ma siamo amici per la pelle, quasi fratelli, per cui quando le ho chiesto di fare la modella per me ha accettato subito». Nata in Brasile 26 anni fa, figlia di uno sportivo di cui non vuole rivelare il nome (si fa chiamare T. in omaggio a Tisci) Lea ha già posato per Vogue Paris e sarà protagonista di un servizio fotografico pubblicato sul numero di luglio de L'Uomo Vogue oltre che per la campagna pubblicitaria di Givenchy e per questa foto sostitutiva della sfilata-couture.
«C'è un grande marchio cosmetico che la vuole come testimonial: ha mani e caviglie meravigliose, più belle di quelle di Carla Bruni», rivela il suo agente, Piero Piazzi, l'uomo nelle cui mani sono passate tutte le top da Naomi a Kate Moss passando per l'attuale premiere dame di Francia.

Sembra che Lea stia seriamente pensando all'operazione e di sicuro detesta che in Italia trans faccia subito pensare alle tristi figure del caso Marrazzo. «Non sarò mai una donna - dice - ma voglio avvicinarmi a ciò che somiglia di più alla mia anima femminile. Riccardo me ne ha dato la possibilità».
DaF

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