Wimbledon s’inchina alla legge di Venus

Lea Pericoli

Venus Williams riconquista il trono di Wimbledon. In 2 ore e 45 minuti la Venere Nera ha battuto Lindsay Davenport. La sfida, che all’inizio non ha regalato spunti particolarmente brillanti, si è arricchita nel finale. Venus ha ceduto il primo set per 6-4, ma il punteggio poteva essere più severo. Proprio lei che aveva detto: «Il successo è vincolato al servizio» non riusciva a battere. Dal canto suo Lindsay era incapace di prendere la rete e non sapeva sfruttare la lunghezza del suo diritto. Nella seconda partita sul 5-4, in favore di Venus, Lindsay ha commesso un doppio fallo che ha mandato la Williams al set point. Ma la conclusione sarebbe arrivata al tie break portato a casa per 7 punti a 4 da Venus. Era la 27ª volta che le due tenniste si affrontavano.
Se è vero che il tennis è un gioco difficile pensate quanto può diventare impervio controllare le emozioni quando c’è in palio la corona di Wimbledon. Credo che questa sia la spiegazione del gioco un po’ confuso dei primi due set. Nel secondo c’è stato un clamoroso errore arbitrale a scapito di Lindsay Davenport, che innervosita ha alzato la voce contro Gerry Armstrong l’arbitro inglese, cosa mai successa prima. Lo spettacolo zoppicante è arrivato al terzo set. Una vicenda lunghissima, risolta per 9 giochi a 7. Il livello di gioco è salito mentre la Davenport si arrampicava 4-2. Ma, quando la sfida sembrava destinata a volgere verso la conclusione, pensate che la Grande Dama ha servito per il 5-2, è arrivato un suo doppio fallo e il cedimento di 4 quindici di fila. Sul 4-3 Lindsay ha chiesto l’intervento del fisioterapista e 3 minuti di injury time per un problema alla schiena. Al ritorno in campo, ancora in testa 5-4, la Davenport ha avuto 1 match point, sul servizio di Venus.

Roccambolescamente ha finito per vincere la Williams che alla fine ha dichiarato: «Non sai mai cosa ti regala la vita, ho soltanto aspettato che il sole tornasse a splendere in questi giorni». Se esistesse: la giustizia sportiva avrebbe preteso la divisione del trofeo. Andy Roddick vincitore su Thomas Johansson per 6-7,6-2,7-6,7-6 oggi tenterà di fermare Roger Federer. Ma, nessuno ci crede.

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