Il deputato di Forza Italia, a margine dell'evento dell'ambasciata Usa in Italia per la notte elettorale, commenta il voto: "La maturità del popolo americano si dimostra nell'accettazione dell'uno o dell'altro candidato quale che sia il risultato. Se sarà to close to call significherà che le elezioni hanno diviso a metà un Paese". E non manca un commento alle politiche italiane
L'America decide chi sarà il prossimo presidente tra Donald Trump e Kamala Harris. Grande evento dell'ambasciata Usa a Villa Miani a Roma per seguire in diretta la notte elettorale.
Migliaia di dimostranti stanno scendendo in strada a Gerusalemme (come a Tel Aviv e Haifa) contro il siluramento di Yoav Gallant
Il punto di Enrico Lagattolla e Valeria Robecco. I due candidati si preparano alla notte elettorale e al "Watch party", mentre nelle prossime ore si vedrà se gli esperti e i sondaggisti hanno azzeccato le previsioni sulle fasce di popolazione che voteranno per Harris o Trump. E intanto, l'ansia per il risultato e le conseguenze del voto aumenta le patologie tra gli americani
Secondo quanto testimoniato su X da un soldato russo, che era in prima linea con 10 soldati nordcoreani nel corso del recente scontro con i rivali ucraini, alcuni militari di Kim avrebbero accidentalmente sparato verso i loro alleati. Impossibile capire se la notizia sia stata costruita ad hoc per fare pressione su Pyongyang e Mosca o se, al contrario, veramente è successo qualcosa del genere. Certo è che un misterioso soldato russo imprigionato dall'esercito ucraino ha rivelato che la sua unità sarebbe stata messa in pericolo dalle truppe del Nord. L'uomo ha affermato che il suo gruppo e 10 soldati nordcoreani erano stati portati nella foresta per scavare trincee e ricevere vestiti caldi e cibo. Tuttavia, ad un certo punto ci sarebbe stato un attacco da parte dell'esercito ucraino. "In quel momento diversi soldati nordcoreani hanno iniziato a spararci", ha detto. "Abbiamo cercato di spiegare in che modo sparare, ma penso che i soldati nordcoreani abbiano comunque sparato a due delle nostre truppe russe", ha quindi proseguito. "Abbiamo pensato che sarebbe stato meglio arrendersi piuttosto che farsi sparare e morire", ha concluso il soldato. Come detto, non ci sono sufficienti elementi per approfondire i contorni della vicenda. Che appare però emblematica e che è già diventata virale sul web.
Negli "swing States", il team di Kamala Harris ha trasmesso messaggi opposti riguardo al conflitto in Medio Oriente, in modo da intercettare il voto di elettori arabi ed ebrei che pendono verso Donald Trump
Il punto di Enrico Lagattolla e Valeria Robecco. A ventiquattr'ore dal voto Harris chiude a Philadelphia, mentre Trump in Michigan. Termina così una campagna senza precedenti, con due attentati contro il tycoon e il ritiro di Joe Biden. Senza contare il fattore Musk...
econdo i media statali nordcoreani, Kim ha osservato il lancio definendolo "un'azione militare appropriata" per dimostrare la determinazione della Corea del Nord a rispondere alle mosse dei nemici. Al netto delle dichiarazioni dell'entusiasta leader nordcoreano, può essere utile rileggere quanto affermato dal ministro della Difesa giapponese, generale Nakatani, secondo cui la durata del volo del missile, pari a 86 minuti, e la sua altitudine massima di oltre 7.000 chilometri hanno superato i dati corrispondenti dei precedenti test missilistici di Pyongyang. Ebbene, far volare un missile più in alto e per una durata maggiore rispetto al passato significa che la spinta del suo motore è migliorata. Non solo: dato che i precedenti test Icbm della Corea del Nord avevano dimostrato che Kim poteva già teoricamente raggiungere la terraferma degli Stati Uniti, l'ultimo lancio è stato probabilmente correlato ad un ulteriore sforzo per capire se un missile del genere sarebbe in grado di trasportare una testata più grande.
Il punto di Enrico Lagattolla e Valeria Robecco sulle elezioni Usa a pochi giorni dal voto. Dagli Stati-chiave a tutte le combinazioni possibili: i percorsi per la vittoria. Ma occhio alle sorprese (e alle incertezze) degli ultimi sondaggi. La strategia di Trump e la controffensiva di Harris
La regina Letizia di Spagna ha pianto tra gli alluvionati che ha incontrato a Paiporta, uno dei paesi maggiormente colpiti dalle forti piogge che si sono abbattute sulla provincia di Valencia. Insieme a re Felipe VI, la regina si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne e si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. "Non è colpa sua", hanno detto alcuni dei contestatori alla regina Letizia, sporcata di fango durante la protesta.