Sulle dimissioni del Capo di Gabinetto del ministero della Cultura, Francesco Spano "siamo tutti d'accordo con le parole del ministro, cioè che siamo di fronte - e se non abbiamo questa coscienza noi tutti come forze politiche siamo degli irresponsabili - ad un clima barbarico di mostrificazione e ad attacchi personali. Quando un Capo di gabinetto, un funzionario pubblico dice che esistono attacchi personali, qualche domanda dobbiamo farcela. La stagione dei veleni, dei corvi è stata una stagione drammatica nel nostro Paese, trasversale e ha colpito tutti. È indifferente questo per noi? Siamo di fronte ad un clima che si trasforma in un attacco sempre puntuale, sempre personale, di delegittimazione dell'avversario". Così il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, al termine della sua replica al Question Time alla Camera, rivolto al ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha voluto commentare le dimissioni del Capo di Gabinetto del Mic, Francesco Spano, rivolgendo un invito allo stesso ministro ad "andare avanti" e a "esprimere la solidarietà personale di Noi moderati anche al capo di Gabinetto che si è dimesso". "Io credo che di fronte a quello che sta accadendo - ha sottolineato Lupi - dobbiamo con coraggio e responsabilità - le istituzioni, la classe politica e i partiti - capire che si fa opposizione dura al primo potere, secondo potere, terzo potere e quarto potere. Ma dobbiamo avere la responsabilità di avere a cuore il bene comune e la cultura di questo Paese", ha concluso. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Sappiamo che per l'Albania avete stanziato 800 milioni, quasi quanto stanziate per la sanità per tutto il 2025. Ma io le ho chiesto un'altra cosa: quanto vi è costato quello scherzetto, l'utilizzo della nave Libra? Ma lei non ha dato una risposta". Così Nicola Fratoianni rispondendo al ministro Luca Ciriani al questione time. Camera (Alexander Jakhnagiev)
“Il ministero sta rafforzando politiche di bilancio virtuose e responsabili nella gestione delle istituzioni museali. I conti del 2024 saranno ancora migliori”. Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli durante il question time rispondendo a una interrogazione sulle iniziative volte a incentivare una gestione maggiormente sostenibile delle istituzioni museali, nell'ottica di una diminuzione del sostegno finanziario statale. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Sono pronto a rispondere ad altre interrogazioni, quando sarà il caso e il cdice lo consentirà". Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in aula alla Camera verso i banchi dell'opposizione durante il question time. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Protesta del M5S in Senato sul tema dell'aborto. Nelle parole della senatrice Alessandra Maiorino viene ricordato come in Polonia ci sia possibilità di aborto ormai prevista "solo per solo per casi di incesto, stupro e pericolo di vita per la donna". La pentastellata ha poi ricordato come "anche in Italia si assiste a un attacco concentrico all'aborto. In Abruzzo, Molise e Sicilia 9 medici su 10 sono obiettori. Le organizzazioni anti-abortiste sono finanziate con soldi pubblici anche per molestare le donne anche all'interno degli stessi consultori", ha ricordato. Per questo ha detto "vogliamo, insieme a Avs, arrivare entro dicembre a un milione di firme per l'iniziativa 'My voice my choicè per spingere il parlamento europeo affinché nessuna donna debba più morire o andare all'estero per esercitare un suo diritto all'autodeterminazione". Al termine dell'intervento le senatrici del M5S hanno mostrato una t-shirt nera con la scritta 'My voice my choice', riprese dalla presidente di turno, Licia Ronzulli che ha invitato le pentastellate a evitare di mostrare la maglietta. Senato (Alexander Jakhnagiev)
La deputata del M5s Sportiell, intervenuta in aula alla Camera, ha chiesto al Governo e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche in qualità di presidente del G7, uninformativa in aula sul diritto allaborto. Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, ha subito dopo sospeso per 5 minuti i lavori dellaula a causa dellesibizione di magliette a sostegno della campagna My voice, my choice da parte dei deputati del Movimento 5 stelle, a supporto della richiesta di Sportiello. (Alexander Jakhnagiev)
"Vi daremo conto di quanto ci costa il trasferimento dei migranti che arrivano e che distribuiamo tutti giorni e quanto ci costa il sistema di accoglienza", così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha risposto in conferenza stampa a palazzo Chigi a chi gli ha chiesto quanto è costato all'Italia ciascun migrante portato in Albania e fatto rientrare poi in Italia. E comunque è pari a "1 miliardo e 700 milioni" l'anno quanto spende il Viminale "per dare assistenza a persone che al 60-70 per cento sono destinate a vedersi bocciata la propria domanda di protezione internazionale", ha chiarito. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"La nave che abbiamo utilizzato della Marina Militare ha dei costi di esercizio che comunque vengono espressi perché non sono navi che sono ferme in un garage. Vi daremo conto di quanto ci costa il trasferimento dei migranti che arrivano e che noi distribuiamo tutti i giorni in tutta Italia da Lampedusa verso i luoghi di destinazione e di quanto ci costa il sistema di accoglienza". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Cdm. "Il Viminale spende ogni anno 1,7 mld per dare assistenza a persone che per il 60-70% dei casi sono destinate a vedersi bocciata la domanda di asilo", ha aggiunto. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Nel momento in cui l'elenco dei Paesi sicuri è inserito in una legge il giudice non può disapplicare la legge, il giudice se ritiene che una legge sia incostituzionale può fare ricorso alla Corte, quindi tenderei ad escludere che possa disapplicarla". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una conferenza stampa al termine del cdm che ha approvato il decreto legge sulla lista dei Paesi considerati sicuri. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Se leggiamo i provvedimenti del Tribunale di Roma di qualche giorno fa, e lo dico senza polemica, il meccanismo dei rimpatri semplicemente non esiste più e dovremmo rendere conto in sede europea del perché non tuteliamo i nostri confini, che sono confini europei". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri che ha varato un dl sui Paesi sicuri. Chigi (Alexander Jakhnagiev)