Vettura della piccola borghesia per eccellenza, divenne destriero di culto nella trilogia di "Amici Miei" e fu uno degli inneschi della celebre Supercazzola
Il locale di Firenze che nel film "Amici Miei" rappresentava il ritrovo preferito dei protagonisti delle "zingarate" dovrebbe andare all'asta. La società che lo gestiva dal 2008 è fallita da qualche anno e il tribunale di Firenze ha condannato l'ex-gestore (già candidato al consiglio comunale per la sinistra) a quattro anni per bancarotta
L'uomo di 50 anni ha vissuto sette mesi dormendo e mangiando negli alberghi di Albenga, Torino, Aosta, Vercelli, Savona e Genova senza pagare un euro
Un film sulla normale paura di invecchiare e di morire è diventato un simbolo ineguagliabile di quella qualità tanto difficile da definire chiamata "toscanità"
È accaduto in Brasile dove un 68enne ha organizzato una festa alla "Amici Miei" in occasione del suo funerale con tanto di orchestra. "Non fiori ma mangiare e bere per chi resta" lo slogan
Compie 40 anni il grande ultimo classico della commedia all'italiana: "Amici Miei", che uscì nei cinema nell'agosto 1975
Alcune scene del primo atto della saga di Amici Miei, creata da Pietro Germi e diretta da Mario Monicelli: non solo i protagonisti, ma anche gli altri personaggi restano nella memoria collettiva
Iniziò a recitare da ragazzino, nella compagnia del dopolavoro. Proseguì sotto le armi, durante la II Guerra mondiale. Il successo arrivò con la prima satira della tv e la commedia all'italiana. Vinse la Palma d'oro a Cannes
Quarantenne di Incisa Valdarno aveva escogitato uno scherzo degno di "Amici mie": piazzare chiodi nel punto dove i suoi controllori parcheggiavano la Gazzella. Dopo cinque forature di seguito, i militari hanno mangiato la foglia e lo hanno riportato in carcere. Con in più una denuncia per danneggiamento
Autore controverso, realizzò veri capolavori come «L'uomo di paglia» o «Divorzio all'italiana» ma fu poco amato dalla critica di sinistra perché non dipingeva gli operai come piaceva al Pci. La7 lo ricorda con un documentario e tre sue pellicole indimenticabili «La Presidentessa» (1952), «Il Ferroviere», «Signore e Signori»