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A Milano diverse famiglie rumene vivono nel degrado più totale e vengono sfruttate dalle cooperative italiane. Così, coop e rom sguazzano tra mercato nero e criminalità organizzata

Sonia Bedeschi
Quel business pericoloso tra cooperative e rom

Milano. In via Rubattino, esattamente sotto la tangenziale, vivono circa 25 famiglie rom. I mariti e padri di famiglia raccontano il trattamento che le coop italiane gli riservano sul lavoro. Ma se da una parte si lamentano, dall'altra continuano con la politica del "tutto è dovuto".

Sonia Bedeschi
Così le cooperative ingaggiano i rom

Milano, via Marcinelle. L'area privata di proprietà della BMP è occupata abusivamente da una quarantina di rom, tra cui anche bambini. Riusciamo a parlare con un ragazzo rumeno di 32 anni che ci racconta di lavorare, in nero, per una cooperativa italiana. Monta palchi e palcoscenici per gli spettacoli a San Siro. Di giorno lavora, di notte ritorna insieme alla sua famiglia nel degrado più totale in mezzo all'immondizia e ai rifiuti.

Sonia Bedeschi
I rumeni abusivi che lavorano per le coop a San Siro

Il gruppo romano di estrema destra Nessuno tocchi il mio popolo ha guidato la protesta delle famiglie del primo campo profughi per italiani nato nel quartiere di Casale San Nicola.

Francesco Curridori
A Roma nuova protesta degli italiani senza casa

Boom di sbarchi. Sistema al collasso. Il Viminale cerca nuove strutture. Esplode il caso Mantova: stanziati 4,3 milioni di euro per accogliere gli immigrati a cui vengono garantiti un letto, tre pasti al giorno, il ricambio della biancheria, la ricarica telefonica e l'assistenza medica

Andrea Indini
Mantova, soldi per i profughi: 4,3 milioni di euro alle coop
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