Salta l'affare, l'annuncio di GM che investirà in Opel 3 miliardi di euro per ristrutturarla: migliora la situazione economica. Magna: "Avanti a sostenere Opel e Gm". I sindacati tedeschi pronti allo sciopero: "Giorno nero"
Trattative concluse, la Merkel annuncia l'accordo con il gruppo austro-canadese (finanziato con soldi russi): "Sono contenta". Gm cede il 55% della sua "costola" tedesca, vince l'idea del governo, il 10% ai lavoratori
I giochi non sono ancora "tecnicamente" chiusi. Ha risposto così l'amministratore delegato del Lingotto alle domande in merito alla vicenda Opel. "L'interesse resta ma non dipende da noi". General motors chiede a Magna 6,5 miliardi per i brevetti Opel
Il ministro sottolinea: "La Merkel ha detto che questa soluzione non è definitiva. Il piano industriale del Lingotto è il migliore". Tremonti: "Possibile retromarcia"
La cancelliera tedesca frena sull'operazione per il salvataggio di Opel: "Caso speciale, non ce ne saranno altri". poi difende il ministro dell'Economia e avverte: "Stiamo dando una chance a Opel, ma ci sono rischi per l'acquisizione"
Nella notte l'ufficializzazione da parte del governo tedesco: "Accordo con il gruppo austro-canadese". Il governo mette 1,5 miliardi di prestito ponte, la società 500-700 milioni. Delusione in casa Fiat, ma Marchionne tira dritto: "La vita continua". Franceschini accusa il governo
Secondo la Bild, il cancelliere tedesco "respinge il piano Magna". Per il ministro dell'Economia le offerte per Opel non garantiscono in modo sufficiente le risorse del governo. Marchionne: "Nessuna chiusura in Germania. Le nostre cifre non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi". Il governatore Koch: "Lo Stato non si può far carico di tutti i rischi". Magna rilancia: restituzione più rapida del debito
La battaglia per Opel. Il Lingotto assicura: «Il nostro piano prevede meno di 10mila esuberi». I governatori di Assia e Turingia vogliono consegnare il gruppo agli austro-canadesi. Il governo tedesco: «Nulla è escluso». Marchionne: «Nel 2009 il settore cambierà per sempre»