Continuano gli arresti nel parco XXII Aprile di Modena, ormai costantemente presidiato dalle forze dell’ordine per la pesante attività di spaccio. Solo nella giornata di venerdì sono finiti in manette due africani: uno di questi, fra l’altro, era stato già colpito da un decreto d’espulsione, ma si trova ancora in Italia
I due sono finiti in manette grazie alla denuncia di una delle loro vittime, che era stata “venduta” ad una connazionale di Roma. Spaventoso il racconto delle sevizie subìte e del terrorismo psicologico a cui era sottoposta quotidianamente
Fra le strade della città si è scatenato il panico: un gruppo di nigeriani ha dato origine ad una rissa, mentre una connazionale seminuda correva chiedendo aiuto. I carabinieri, intervenuti per riportare la calma, sono stati aggrediti da 2 di loro, finiti poi agli arresti domiciliari per violenza e resisenza a pubblico ufficiale
Durante una lite scoppiata per il mancato pagamento di una quota della bolletta elettrica un nigeriano di 22 anni ha aggredito con un coltello il suo coinquilino, e connazionale, provocandogli una profonda ferita all’avambraccio destro
Le guardie sono intervenute per tentare di sedare una violenta colluttazione tra detenuti nigeriani, ma sono state attaccate duramente. La condanna dell’episodio e la richiesta di aiuto da parte del coordinatore regionale del sindacato di polizia penitenziaria
In seguito ad una violenta lite iniziata su un treno e poi proseguita in strada, un richiedente asilo nigeriano è stato ferito in modo grave da un suo connazionale. I carabinieri, allertati dai medici del 118, sono interventi nel centro di accoglienza di Nicotera ed hanno arresto il presunto aggressore
Ottanta spacciatori, di cui 40 nigeriani e gli altri stranieri, sono stati fermati a Firenze dalla polizia. Nascondevano la droga (hashish, marijuana e cocaina) sugli alberi, dietro a cartelli stradali e in altri posti difficilmente raggiungibili
I due africani trasportavano la droga, dopo averla ingerita, da Firenze fino a Scarperia. Insospettiti dalla loro agitazione e dagli oltre mille euro in contanti di cui non sapevano definire la provenienza, i Carabinieri li hanno fermati per sottoporli ad ulteriori controlli
Le ragazze, di nazionalità nigeriana, venivano reclutate in patria con il miraggio di una vita migliore; giunte in Italia erano costrette a prostituirsi sotto la minaccia di ritorsioni di tipo magico-religioso
L’operazione delle forze dell’ordine ha visto impegnati 500 agenti