"Assolutismo? Spesso c'è la dittatura delle minoranze". Salvini replica a Mattarella

Il vicepremier replica al monito espresso ieri dal Presidente della Repubblica: "Siamo in democrazia, il popolo vota, il popolo vince. E chi è scelto per governare, governa"

"Assolutismo? Spesso c'è la dittatura delle minoranze". Salvini replica a Mattarella
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Dopo il discorso di ieri pronunciato da Sergio Mattarella continuano ad arrivare le reazioni da parte dei vari esponenti politici. Il monito del Presidente della Repubblica era risuonato alla cerimonia di apertura della 50esima edizione della Settimana sociale dei Cattolici in Italia, a Trieste, dove il capo delle Stato è interveneuto offrendo spunti di riflessione sui valori democratici, con riferimento all'attualità e alle sue sfaccettature. Mattarella aveva espressamente parlato dei rischi di "assolutismo della maggioranza" e, secondo alcuni osservatori, questo poteva anche essere letto come un riferimento alla riforma del premierato.

Ecco quindi che Matteo Salvini risponde a distanza di circa dodici ore a quell'analisi avanzata dall'inquilino più importante del Palazzo del Quirinale. "Assolutismo? Siamo in democrazia nel 2024: il popolo vota, il popolo vince, il popolo decide. E chi è scelto per governare, governa", risponde perentoriamente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ai cronisti che gli avevano chiesto un commento. "Non faccio filosofia, faccio politica. Semmai qui c'è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario", prosegue il vicepresidente del Consiglio nel punto stampa tenuto a Cortina d'Ampezzo in occasione dei sopralluoghi tecnici ai cantieri delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

"In Italia come in Francia chi prende i voti governa, nel rispetto delle regole, della democrazia, delle minoranze, della trasparenza - sottolinea inoltre Salvini - però penso che il richiamo potesse essere fatto ad altri, ma non sicuramente alla situazione italiana". Il segretario della Lega ribalta, se possibile, il concetto espresso dal Presidente della Repubblica. "C'è la minoranza che spesso e volentieri si comporta da maggioranza, pretendendo di imporre alla maggioranza politica e culturale del paese il suo modo di vivere e ragionare. Semmai quindi qua c'è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario", chiosa.

A dire la sua anche il governatore del Veneto Luca Zaia, che a Non Stop News su Rtl 102.5 ha affermato: "Mattarella è una persona di buon senso, garante della Costituzione, un faro per i cittadini, mi rifiuto di pensare che nel suo discorso sulla democrazia facesse riferimento al premierato". E ancora: "Sostengo il premierato a prescindere dall'autonomia perché abbiamo dei modelli che funzionano: sindaci e presidenti di regioni.

Siamo arrivati all'elezione diretta con un referendum dei primi anni '90. Il premier eletto dai cittadini non è una cosa da dittatori; a me sembra una cosa rispettosa del contratto sociale".

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