"Stop a iper-regolamentazione". Meloni rilancia la sfida in Europa

Proprio mentre si stanno per decidere ufficialmente le più importanti cariche istituzionali, la premier torna alla carica per un'Unione Europea diversa: meno burocratica e che favorisca "la competitività delle nostre imprese"

"Stop a iper-regolamentazione". Meloni rilancia la sfida in Europa
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L'obiettivo del governo è quello di "costruire un'Europa dove sia conveniente investire e fare impresa". Giorgia Meloni interviene all'Assemblea annuale dell'Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici (ANIA) dove riporta i risultati ottenuti in questo anno e mezzo abbondante dell'esecutivo nazionale ed espone la linea del centrodestra da esportare anche in ambito Ue, nonostante i giorni caldi (e non poco polemici) sulle nomine a Bruxelles per la futura Commissione. Uno dei punti chiave messi in luce della premier è "abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi anni, ha reso il quadro normativo una selva burocratica e amministrativa e ha finito per limitare, invece che favorire, la competitività delle nostre imprese".

Meloni sottolinea come l'economia italiana stia "crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell'economia mondiale e la delicata situazione internazionale". I dati macroeconomici nazionali "sono positivi e l'andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell'occupazione all'aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia". Il presidente del Consiglio è quindi determinato più che mai "a valorizzare questi segnali, e a darne continuità" e intende farlo con la stessa visione "che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi". Ovvero che non è lo Stato "a creare ricchezza e occupazione", bensì "spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo". Per quanto il ruolo dell'amministrazione centrale è quello di "costruire l'ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa".

Parlando del settore assicurativo, che è al centro del lavoro di ANIA, Meloni afferma che l'assicurazione è una componente essenziale "nella pianificazione e nelle scelte dei cittadini e delle imprese e contribuisce a garantire la stabilità finanziaria degli assicurati e del sistema economico nel suo complesso" rimanendo ancorato ai principi di trasparenza e di garanzia dei diritti degli assicurati "se le risorse raccolte vengono destinate a sostegno dell'economia reale". Tuttavia, anche da questo punto di visto, il capo del governo rimane altresì consapevole che in Italia, "come in Europa, esiste un divario di protezione che va colmato, con un’azione sinergica dello Stato e dei privati. E per questo dobbiamo tutti fare di più, ognuno per la sua parte".

Nel ricordare così la decisione del governo di valorizzare il contributo delle compagnie di assicurazione nella gestione dei danni da catastrofe naturale e al conseguente ridisegno del quadro di sostegno e tutela delle imprese e dei cittadini, è dunque anche su questo versante (ma non solo) che è in atto in generale una "sfida decisiva, ma che è alla nostra portata e che possiamo vincere se continueremo a fare gioco di squadra e a lavorare, insieme, per difendere il nostro interesse nazionale".

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