Carabiniere choc: "Se cresci conigli, non avrai leoni"

L'Arma si dissocia. Il legale dei genitori di Alessandro: "Non mostrava segni di malessere"

Carabiniere choc: "Se cresci conigli, non avrai leoni"

«Se allevi conigli non puoi pretendere leoni». Commenta così, via post, un ufficiale dell'Arma dei carabinieri riferendosi al suicidio di Alessandro, il ragazzino di 13 anni di Gragnano, vittima di cyberbullismo, che si è lanciato dalla finestra di casa. Il messaggio del militare, che è coordinatore delle attività sportive della Scuola Ufficiali dei carabinieri, è stato pubblicato su Linkedin per commentare la tragedia e le parole di alcuni psicologi sul caso. «Un ragazzino si suicida si legge nel post e psicoterapeutici sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c'entra il bullismo senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni e che magari la colpa è quindi di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui».

L'Arma dei carabinieri prende le distanze e sottolinea che «si tratta di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull'interessato». Anzi, i carabinieri, in prima linea per la lotta al bullismo in tutte le sue forme, hanno avviato una procedura disciplinare sul post.

Intanto il gruppo dei sei giovanissimi - cinque minori e un maggiorenne - su cui si è concentrata sin dall'inizio l'attenzione degli inquirenti, potrebbe ampliarsi con l'identificazione di altri componenti della chat su cui venivano pubblicati gli insulti contro il 13enne. La procura di Torre Annunziata, in stretto raccordo con quella per i minorenni di Napoli, lavora con estrema cautela considerando la delicatezza della vicenda e l'età degli indagati.

Mentre gli inquirenti indagano, emerge però che Alessandro, non mostrava a casa segni di malessere. A spiegarlo è Giulio Pepe, l'avvocato che rappresenta i genitori. «Alessandro - sottolinea Pepe - era, come è stato più volte ripetuto e scritto in questi giorni, un ragazzo solare, che andava bene a scuola e aveva tanti amici. Adesso i suoi genitori attendono solo il ritorno a casa della salma, per potere riabbracciare il figlio un'ultima volta prima di procedere ad una giusta sepoltura».

Al momento non si conosce ancora la data dell'autopsia e quindi non è stato ancora possibile fissare i funerali, in occasione dei quali il sindaco di Gragnano, Nello D'Auria, ha già annunciato un giorno di lutto cittadino.

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