Biden, l'addio dopo la visita del premier Netanyahu: "Una scelta di orgoglio"

I consiglieri di Biden: "Non vuole dargli soddisfazione dopo le tensioni su Gaza"

Biden, l'addio dopo la visita del premier Netanyahu: "Una scelta di orgoglio"
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Isolato e irritato con i leader del partito democratico che gli hanno voltato le spalle. È questo il cupo stato d'animo di Joe Biden, ancora in Delaware in quarantena a causa del Covid, stando a come lo descrivono diverse fonti a lui vicine. Secondo le quali il presidente americano sta «fremendo di rabbia» contro l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, dopo che uno dei suoi più stretti alleati (il riferimento sarebbe al deputato Adam Schiff) ne ha chiesto il ritiro. «Vogliamo ricordarci per un secondo che le persone che vogliono cacciare Biden sono le stesse che ci hanno dato Donald Trump?», precisa una fonte al New York Post. «Nel 2015 Barack Obama, Pelosi e Chuck Schumer hanno messo Biden da parte per favorirgli Hillary. Hanno sbagliato allora e sbagliano anche adesso», aggiunge citando coloro che, secondo indiscrezioni, gli avrebbero consigliato di non candidarsi nel 2016.

Mentre Biden e il suo team continuano a sostenere che nulla è cambiato, e un membro del Congresso rivela che lui «crede ancora di poter vincere», l'ultimo a mettere in dubbio la sua lucidità è il senatore democratico del Massachusetts Seth Moulton, che si considera «un amico» del presidente. In un editoriale sul Boston Globe, tuttavia, racconta che il candidato in pectore non lo avrebbe riconosciuto durante l'evento per l'80esimo anniversario del D-Day in Normandia. «Ogni volta che ci incrociavamo e catturavo la sua attenzione, faceva quel suo grande, largo sorriso e diceva quanto era felice di vedermi. È stato così anche lo scorso Natale al ballo della Casa Bianca», scrive. «Più di recente invece l'ho visto in un piccolo gruppo in Normandia, e per la prima volta non sembrava riconoscermi. Naturalmente, ciò può accadere a chiunque quando invecchia», sottolinea ancora Moulton, rivelando però che in quel momento ha avuto una «consapevolezza sconvolgente»: «L'America ha bisogno che vinca, e come la maggior parte degli americani non sono più sicuro che possa farlo, per questo dovrebbe ritirarsi». A suo parere, peraltro Biden si è «guadagnato un'eredità straordinaria», e rinunciare al potere potrebbe servire a consolidarla. Il New York Times, citando alcuni consiglieri del presidente, afferma che potrebbe attendere la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington nei prossimi giorni prima di decidere e annunciare un suo possibile ritiro.

Biden, che potrebbe vedere l'alleato lunedì alla Casa Bianca, mentre mercoledì 24 luglio è atteso il suo intervento in Congresso, secondo loro non vuole dare soddisfazione a Netanyahu, visti i loro rapporti tesi su Gaza.

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