Tour e comizi, Biden rialza la testa. Ma i Dem "pregano" per il ritiro

Riunione d'emergenza del partito: "Il presidente si sfili entro venerdì". Ma lui insiste: "Vinceremo le elezioni e batteremo Trump"

Tour e comizi, Biden rialza la testa. Ma i Dem "pregano" per il ritiro
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Joe Biden vola in Pennsylvania mentre i democratici, sempre più spaccati, tengono una riunione di emergenza per discutere la situazione. Il presidente americano durante una serie di appuntamenti elettorali in quello che è uno degli stati chiave per la conquista della Casa Bianca torna a ribadire che «la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Vinceremo queste elezioni e batteremo Donald Trump».

Prima parla in una chiesa tradizionalmente nera a nord di Philadelphia, spiegando che «dobbiamo proteggere i diritti di tutti gli americani» e «non sono mai stato più ottimista sul futuro del Paese se restiamo uniti». Poi si reca ad Harrisburg con i più importanti democratici dello stato, tra cui il governatore Josh Shapiro e i senatori Bob Casey e John Fetterman. Ieri pomeriggio, intanto, i leader democratici si sono visti in un incontro virtuale convocato dal numero uno alla Camera Hakeem Jeffries per fare il punto e parlare del futuro del ticket presidenziale. Biden è più che determinato a rimanere in corsa, e per ora solo cinque deputati dell'Asinello hanno chiesto pubblicamente un suo passo indietro, ma molti altri privatamente sarebbero frustrati dal suo atteggiamento troppo spavaldo sul risultato del voto. Secondo quanto riporta il New York Times sulla base di interviste con oltre 50 democratici, le preoccupazioni aumentano: «La nostra missione è riconquistare la Casa Bianca. Di fatto dobbiamo avere una discussione in famiglia», chiosa uno dei dem invitato a partecipare all'incontro virtuale. «Siamo spacciati» con Biden, confessa un altro riferendo il timore di perdere non solo la Casa Bianca ma anche Senato e Camera. «Sapendo che andiamo verso la sconfitta, sarebbe una follia non valutare altre soluzioni», afferma il deputato Scott Peters.

Mentre un ex funzionario della Casa Bianca che ha lavorato con Biden durante la sua vicepresidenza e nella campagna del 2020 ammette con il quotidiano che il comandante in capo non dovrebbe correre. Secondo uno stratega dem è possibile che la «diga possa crollare» questa settimana con la riapertura del Congresso dopo la pausa del 4 luglio. E per le fonti citate da Axios, i dem sperano che il presidente annunci il suo ritiro entro venerdì, dopo il vertice Nato e la programmata conferenza stampa in solitaria. Il senatore Chris Murphy, pur affermando di sostenere il candidato in pectore, riconosce che «deve fare di più» e ritiene che «questa settimana è cruciale per lui», mentre il deputato della California Adam Schiff, senza sbilanciarsi su quello che Biden dovrebbe fare, sottolinea che «Kamala Harris può vincere in modo schiacciante» le elezioni se lui dovesse lasciare.

David Axelrod, ex consigliere di Barack Obama e uno dei maggiori strateghi dem, è convinto che il comandante in capo «deve fare un passo indietro.

Se non lo farà la sua età, e non il vuoto etico e morale di Trump, dominerà il resto di questa importante campagna elettorale e macchierà la sua storica eredità». Quindi ribadisce che Biden «non ha avuto successo» nel cercare di calmare il panico all'interno del partito con l'intervista a Abc, e ora rischia una «sconfitta schiacciante».

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