Agata Marianna Giannino

Foto profilo di Agata Marianna Giannino

Napoletana cresciuta in provincia. Nata nel 1983 ad Avellino. Mi avvicino al giornalismo dopo la laurea specialista in Finanza conseguita presso l’università Federico II. Messi da parte circa due anni di esperienze lavorative in ambito bancario-finanziario, nel 2014 inizio a collaborare con il quotidiano “Roma”, per il quale ho scritto per 4 anni articoli di cronaca, principalmente nera, negli ultimi anni anche giudiziaria. A marzo del 2017 il Giornale.it mi apre le sue porte. Da allora ho iniziato a familiarizzare con i programmi di videomaking, col solo obiettivo di raccontare storie anche attraverso le immagini. Sono una runner senza pretese. Amo scattare foto, lo faccio per diletto. Quando posso, mi impegno a titolo volontario in progetti per il sociale.

Circa 400 rom hanno dovuto lasciare questa mattina un campo che da 3 anni occupavano abusivamente nel Napoletano, a Giugliano in Campania, in località Ponte Riccio. Le ruspe hanno iniziato a smantellare l'insediamento intorno alle 8. Gli ultimi occupanti ad andare via si sono allontanati a bordo dei loro veicoli suonando i clacson a mo’ di protesta, ma non hanno creato tensioni. Lo sgombero era stato disposto da un'ordinanza del sindaco di Giugliano, Antonio Poziello. Per le condizioni igienico sanitarie pessime in cui versava il campo. Ora le famiglie rom fatte allontanare stanno girovagando alla ricerca di una nuova sistemazione. Probabilmente proveranno a ritornare a Giugliano, dove in molti hanno la residenza

Agata Marianna Giannino
Campo rom sgomberato nel Napoletano

A Brusciano esplosa ieri notte una bomba, davanti a decine di abitazioni in via Rossellini. Lo scoppio ha provocato un incendio, poi spento dai vigili del fuoco, e danneggiato auto e vetri di locali al pianterreno. Indagano i carabinieri. L'episodio è da inquadrare nella faida di camorra in atto sul territorio da 2 anni

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Brusciano, sul luogo dell'ultimo attacco di camorra

Semivuote. A pezzi. Devastate dall’incuria. Logorate nell’immagine e nella struttura. Lo scenario è desertico, surreale. Così si presentano le vele di Scampia alla vigilia dell’abbattimento. Tre, delle 4 rimaste in piedi nel quartiere, dovranno essere rase al suolo. La prima ad essere demolita sarà la vela verde. Stando all’ultimo annuncio del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’abbattimento dovrebbe avvenire entro questo mese. Ma alcuni alloggi risultano ancora occupati. La gente di Scampia vive l'attesa della demolizione, tra speranze, ricordi, malinconia e voglia di riscatto. Chi ha vissuto nelle vele, chi ci è tornato, chi lotta per la sua gente e per ricostruire una dignità devastata dalla miseria, dall'abbandono e dagli affari criminali racconta cosa sono state e come il quartiere sta vivendo questo momento

Agata Marianna Giannino
Oltre Gomorra: nelle vele di Scampia alla vigilia dell'abbattimento

Mimmo Mignano e Marco Cusano, due degli operai licenziati nel 2014 da Fiat Chrisler, nella notte sono saliti sul campanile della chiesa del Carmine a Napoli. “R.d.c. per i licenziati non c’è”, si legge sullo striscione che hanno calato. Prima di abbassarlo hanno registrato dall'alto un video in cui spiegano i motivi della protesta

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Napoli, licenziati Fca salgono sul campanile del Carmine per protesta

Degrado, aree comunali lasciate all’abbandono, prostituzione, parcheggio selvaggio. Nel rione dove è ambientata la storia di Lila e Lenù, le due protagoniste de l’Amica Geniale, queste sono le condizioni in cui si vive. Con il successo letterario e televisivo delle opere di Elena Ferrante stanno arrivando i turisti, ma lo stato di incuria in cui il rione Luzzatti versa da anni non è cambiato. Siamo nella periferia orientale di Napoli - quartiere Poggioreale - all’ombra dei grattacieli del Centro direzionale, in una zona circondata da diversi siti industriali dismessi dove nell’ultimo decennio le uniche attività economiche che hanno trovato sviluppo sono quelle commerciali dei cinesi. Numerosi disagi arrecano ai residenti le aree abbandonate dell’ex mercato ortofrutticolo e dell’ex Nato. Da anni è attesa una loro riqualificazione, ma ad oggi continuano a rappresentare solo riparo per disperati, che hanno trovato casa tra mucchi di rifiuti speciali abbandonati e una fitta vegetazione spontanea. Fiorente nel rione Luzzatti è l’attività di meretricio su strada. A tutte le ore del giorno prostitute, alcune molto giovani, offrono il proprio corpo a ridosso delle abitazioni. Disagi hanno i residenti per la presenza di topi, blatte e altri tipi di insetti. Le aree verdi pubbliche risultano abbandonate. Nel rione Luzzatti, a parte la chiesa, la scuola e la biblioteca comunale, non esiste nulla per i ragazzi. Dai resti di un vecchio cinema cadente, il Rivoli, dovranno sorgere nelle intenzioni della Regione Campania, un poliambulatorio e un centro sociale. Poi c’è piazza Francesco Coppola, con una piccola area giochi e un campetto da calcio, ma ad animarla sono soprattutto degli anziani in pensione.Riprese e montaggio video: Luca e Vincenzo Metodo

Agata Marianna Giannino
Napoli, nel rione de L’Amica Geniale degrado e disservizi

Il fumo, le fiamme, poi le esplosioni. Sfiorata la tragedia questa mattina a Napoli, in un palazzo abitato situato in via Venezia, a pochi passi da piazza Garibaldi. Nelle immagini il momento in cui si è sviluppato l'incendio e le successive defragrazioni. Williams è un 25enne che si trovava sul posto e ci racconta in video quei momenti

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Napoli, fiamme in un palazzo al Vasto

In video le immagini di due soggetti che alla luce del sole abbandonano rifiuti speciali a Frattamaggiore (Napoli), all'esterno dell'isola ecologica chiusa da mesi e in un'area in cui risulta allestito un sistema di videosorveglianza. Restano per minuti a sversare illecitamente degli scarti, davanti agli occhi di numerosi passanti

Agata Marianna Giannino
Abbandono di rifiuti fuori all'isola ecologica chiusa: così sversano alla luce del sole

Aggrediti a Napoli alcuni dei venditori abusivi del "mercato della monnezza" che da tempo affligge la zona di piazza Garibaldi. In due sono arrivati in moto e hanno iniziato a lanciare oggetti contro un paio di ambulanti. Hanno smantellato le loro esposizioni di merce recuperata dall'immondizia e sono andati via. Il video documenta alcuni dei momenti dell'aggressione avvenuta ieri a Porta Nolana, a cui hanno assistito inermi decine e decine di testimoni. "Fanno così perchè non vogliamo pagare. Ci chiedono 10 euro per stare qui", ha raccontato qualcuno sul posto. E cala l'ombra del racket anche sul "mercato della monnezza"

Agata Marianna Giannino
Napoli, quando è la camorra a cacciare gli abusivi del "mercato della monnezza"
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