Alina è la più anziana tra le decine di donne che quotidianamente, in pieno giorno, offrono il proprio corpo lungo le strade a ridosso della campagne di Marigliano, in provincia di Napoli. Il nome che le abbiamo attribuito è di fantasia. Dice di avere 64 anni e di fare la prostituta da 4 anni, da quando il marito è costretto a letto per problemi di salute. Si rifiuta di raccontare a microfoni accesi la sua storia (anche se in forma anonimo). È finita a battere la strada perché altrimenti non riuscirebbe a vivere. Racconta che ogni mese, tra l’affitto e le spese per il marito allettato, le restano 50 euro. Alina, per tirare a campare, offre prestazioni sessuali in una casupola abbandonata fatta di lastre di amianto danneggiate, nocive per la salute. Si consola pensando che l’anno prossimo tornerà nella sua Polonia. Si prostituisce, e lo fa in quelle condizioni, mentre a pochi passi c’è chi, impassibile, continua a lavorare la terra. Dalla sua alcova il viavai è continuo. Come lo è per le altre prostitute che si vendono lungo circa 5 km di strada. Molte sono originarie di diversi Paesi africani. C’è chi riferisce di non avere i documenti. Qualcuna sottovoce svela che è obbligata a prostituirsi. Lì non vuole starci, ma deve. Le servono soldi per la famiglia, altrimenti non può andarsene. Le prostitute vanno via nel pomeriggio, per poi tornare il giorno dopo, nello stesso posto, alla stessa ora e nell’indifferenza di tutti.
Lanciano oggetti contro i passanti. Così un branco di ragazzini esercita violenza al Centro Direzionale di Napoli. Prendono di mira persone sole, principalmente donne, anziani e bambini. In video uno degli episodi registrati da una residente
Commercianti e residenti oppressi da furti e rapine. Da circa un anno ai Colli Aminei, nella zona collinare di Napoli, si assiste a una escalation degli episodi criminali. Conferma la recrudescenza, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, che parla di "criminalità predatoria" e assicura massima attenzione sulla zona con la predisposizione di servizi specifici. I residenti non si sentono più al sicuro. I commercianti pure, costretti ormai a fare i conti con le incursioni dei ladri e il rischio di subirle. I danni sono ingenti: i delinquenti si portano via di tutto. Qualche negoziante ha deciso di chiudere bottega. C’è chi ci sta pensando. Chi resiste, invece, ha dovuto investire in sistemi di sicurezza. L'associazione dei commercianti del posto si sta mobilitando per affidare la sorveglianza notturna del territorio a un istitituto di vigilanza. Il servizio sarà finanziato con le quote versate dagli esercenti che vorranno aderire. In arrivo anche le telecamere di videosorveglianza: "Tra 6 o 8 mesi", prevede Ivo Poggiani, presidente della III municipalità di Napoli
Il ministro di Maio questa mattina contestato a Pomigliano da un gruppo di lavoratori licenziati. In una decina hanno protestato davanti allo stabilimento Leonardo, dove il vicepremier e il presidente del Consiglio Conte hanno presenziato al convegno "Innovare al presente guardando al futuro".
Nel parco che attende la riqualificazione da almeno un ventennio, tra rifiuti, disperati e tossicodipendenti. Siamo stati nell'area, situata a ridosso di via Marina, a Napoli. Se i termini indicati dal Comune di Napoli saranno rispettati, entro l’estate il parco della Marinella dovrebbe essere restituito alla città. Ma, ad oggi, i lavori non sono ancora cominciati, le baracche sono ancora lì, in mezzo ai rifiuti speciali e pericolosi, e il viavai dei tossicodipendenti non si è mai fermato.Riprese e montaggio video: Luca e Vincenzo Metodo
Studenti imbavagliati e lavoratori in protesta stamattina hanno accolto il ministro Luigi Di Maio, a Pomigliano, davanti al liceo Imbriani dove era atteso per la cerimonia di premiazione degli studenti eccellenti
Giuseppe, 6 anni, ucciso a botte nella sua casa. Per il suo omicidio è stato arrestato Badre Tony Essobti, il compagno 24enne della mamma. A Cardito (Napoli), dove è avvenuta la tragedia, lo consideravano un "ragazzo tranquillo". Siamo stati sul posto per scoprire le reazioni, raccogliere i commenti e per raccontare il contesto in cui si è verificata la tragedia. Riprese e montaggio video: Luca Metodo
In centinaia hanno partecipato questa mattina a Napoli alla manifestazione promossa dai comitati cittadini per invocare vivibilità e sicurezza. In corteo hanno raggiunto piazza del Plebiscito da piazza Dante, facendo tappa a piazza Municipio e davanti al Maschio Angioino, dove era in corso la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario.Riprese e montaggio video: Luca Metodo