L’attacco, secondo il primo ministro iracheno, è partito nelle scorse ore: le forze di Baghdad avanzano verso Mosul, l’obiettivo è la riconquista di quella città la cui perdita, nel luglio 2014, ha significato la disfatta per l’Iraq e l’avanzata anche mediatica dell’ISIS e del suo fantomatico stato islamico; è proprio da Mosul, terza città del paese, che Al Baghdadi ha proclamato la nascita del califfato parlando dalla moschea principale del capoluogo della provincia di Ninive
Gli Stati Uniti potrebbero avere bisogno di altre truppe ed elicotteri d’attacco in Iraq. È quanto ha dichiarato il generale Sean MacFarland, comandante dell’operazione Inherent Resolve, l’intervento militare contro lo Stato Islamico. Gli Stati Uniti – ha aggiunto MacFarland – stanno valutando l’invio di altre truppe a supporto di quelle già presenti sul terreno (circa 3700 soldati americani)
A Mosul gli uomini dell'Isis hanno dato il via allo sterminio di tutti i gatti perché "incompatibili con le credenze e l'ideologia jihadiste"
Mosul, il sedicente Stato islamico, che viene proclamato proprio qui nel 2014, è ormai agli sgoccioli
Giallo sulle sorti del leader dello Stato Islamico: secondo i media iracheni, al Baghdadi sarebbe stato avvelenato nei pressi di Mosul. E l'Isis non smentisce la notizia
Alle 6.10 del mattino, ora di Parigi, otto caccia Rafale si sono alzati in volo dalla portaerei Charles de Gaulle per bombardare Mosul, la capitale del sedicente Stato Islamico in Iraq
Mosul va strappata allo Stato islamico e le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti non possono a lungo attendere per riconquistarla
Mosul, roccaforte dell'Isis in Iraq, sarebbe difesa da centinaia di IED al cloro, ma solo le truppe americane sono dotate di dispositivi di protezione. Il Pentagono richiede altri 500 soldati
Avvistato alla guida di un’auto bianca in compagnia di tre bodyguard mentre fugge da Mosul. Queste sono le ultime telegrafiche informazioni sul conto dell’emiro nero Abu Bakr Al Baghdadi