Matteo Sacchi
È morto il matematico francese Denis Guedj. Era uno dei divulgatori scientifici più amati del mondo, perché nei suoi libri la storia della matematica, della fisica e della geometria diventavano avventura. E nonostante questo le sue descrizioni e le sue narrazioni non avevano nulla di semplicistico. Questo professore abile con i numeri ma prestato alla letteratura -con i suoi romanzi ha cercato di restituire il senso della grande epopea degli uomini che hanno dato la caccia alle verità, piccole e grandi, nascoste dietro la matematica- si è spento sabato a Parigi all'età di 70 anni, ma i giornali francesi ne hanno dato notizia solo oggi. Docente di storia della scienza ed epistemologia all'Università di Parigi VIII, all'attività accademica Guedj ha accompagnato quella di romanziere e di autore di testi sulla matematica e sulla scienza in generale. Riusciva come pochi altri a trasformare un teorema o un'esperimento in una narrazione da best-seller, basti ricordare: Il teorema del pappagallo (dedicato alla storia della matematica e all'ultimo teorema di Fermat) o Il Meridiano e Il metro del mondo (dedicato alla nascita del sistema metrico decimale e in particolare alle vicende di due scienziati, Delambre e Méchain durante la Rivoluzione francese).
Parallelamente alle attività di scrittore (in Italia i suoi libri sono stati tutti pubblicati da Longanesi e da TEA) e d'insegnante Guedj si è impegnato nel cinema e nel teatro, convinto che «anche i concetti possono dare emozioni: per questo li racconto e li metto in scena». E la sua specialità, anche sulla pagina, era proprio quella di rendere «visibile» al lettore anche il concetto più astratto.
Ora che se ne è andato gli eroi della scienza hanno perso il loro più appassionato cantore, quello capace di rendere interessante anche la scoperta del sistema metrico decimale.
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