Aem uscirà da Atel se Edf vincerà la partita svizzera

Ma la vicenda potrebbe avere contraccolpi sulla presenza del gruppo elvetico in Italia

Aem uscirà da Atel se Edf vincerà la partita svizzera

da Milano

Aem Milano rischia davvero di perdere la partita di Atel, la società svizzera che produce e distribuisce elettricità, ma che dispone soprattutto di una posizione che ne fa lo snodo delle reti europee. E potrebbe perderla a favore del suo nuovo alleato, quella Edf alla quale ha aperto le porte del controllo di Edison attraverso l’alleanza in Transalpina di energia. Aem si sarebbe alleata con la Bkw di Berna, la cui offerta per il 30% di Motors Columbus (che controlla Atel) è stata però rifiutata da Ubs (che controlla a sua volta Motor Columbus). Aem non ha mai fatto mistero di puntare a salire in Atel, di cui attualmente il 5,8%, almeno al 20% o oltre. Anche se ha sempre affermato di non volere il controllo della società svizzera, ma un’alleanza con società locali.
E anche Edf si è mossa nello stesso modo: dopo le indiscrezioni, riportate ieri anche dal nostro giornale, sulla possibile conquista della maggioranza da parte dei francesi, ieri è arrivata una smentita che è una conferma, almeno parziale, delle mosse del gruppo di Parigi. «Non è vero che Edf intenda arrivare alla totalità del capitale di Motor Columbus detenuto da Ubs e quindi prendere il controllo di Atel - ha affermato un portavoce - Edf, azionista di minoranza di Atel, potrebbe considerare, in funzione dell'evoluzione delle discussioni in corso, una partecipazione adeguata per difendere i propri interessi». In altri termini, anche Edf per arrivare ad avere una quota significativa in Atel, è disposta ad allearsi alle municipalizzate elvetiche: «Siamo interessati ad accompagnare una soluzione industriale svizzera» ha detto al Giornale una portavoce di Edf, sottolineando che le trattative sono ancora in corso. Gli alleati svizzeri sarebbero le municipalizzate elvetiche Ebm (Elektra Birseck, Münchenstein), Ebl (Elektra Baselland, Liestal), IBAarau AG, Ail (Aziende Industriali di Lugano) e Wwz (Wasserwerke Zug), il Cantone di Solothurn e la Eos di Losanna.
Con due conseguenze: la prima è che, se l’accordo Edf-Ubs si farà, molto probabilmente a questo punto Aem uscirà dal capitale Atel.

Il presidente e ad del gruppo milanese, Giuliano Zuccoli, ha ribadito recentemente che una quota sotto il 20% non interessa. La seconda conseguenza è un punto di domanda: che impatto avrà la vicenda svizzera sulla presenza di Atel in Italia?

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