Via ai nuovi tassisti. "Ma viabilità disastro e ogni sera si rischia"

Matteo, 31 anni, da 8 lavorava col papà. "Bello, però non esci di casa tranquillo"

Via ai nuovi tassisti. "Ma viabilità disastro e ogni sera si rischia"
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Il momento è quasi storico visto che non succedeva da ventidue anni, dai tempi del sindaco Gabriele Albertini. Il Comune ha consegnato ieri le prime cinque di 336 nuove licenze taxi ai vincitori del bando pubblico chiuso a dicembre. I conducenti che hanno già fatto versato il contributo economico e hanno l'auto pronta devono sbrigare le ultime pratiche ma prenderanno servizio entro una settimana o dieci giorni al massimo. Gli altri devono chiudere l'iter entro il 21 febbraio e saranno in strada entro la primavera. Tra loro anche 44 donne (il 13%), altre quindici sono risultate idonee nella graduatoria per la licenza notturna ma in attesa di «ripescaggio», visto che il bando era per 450 licenze totali. Arriveranno dopo anche quelle riservate ai taxi adibiti a trasporto disabili: non si trovano sul mercato modelli idonei per la categoria green richiesta, «stiamo cercando una soluzione con il Ministero dei Trasporti» spiega l'assessore alla Mobilità Censi. E il primo a cui consegna materialmente la nuova licenza non è in realtà un novellino. Matteo Grappoli, 31 anni, a Palazzo Marino con la moglie Doriana, la piccola Camilla di 10 mesi e il papà tassista con cui lavorava già da 8 anni grazie alla «licenza familiare» che consente doppi turni con la stessa auto. Ritira la numero «4856» riservata (con lo sconto) a chi si impegna a garantire per cinque anni turni serali-notturni e nel weekend, quando la domanda è più alta e la risposta carente. È con cognizione di causa quindi che fa l'elenco dei disservizi e dei rischi che corre chi fa questo mestiere tutti i giorni, «è un lavoro bellissimo ma non esci di casa tranquillo» ammette. Con l'età «acquisisci esperienza nel valutare la clientela ma all'inizio si è molto incoscienti, mi è capitato di portare persone al campo rom di Baranzate e di essere aggredito per rapina». Oggi «quasi tutti hanno a bordo le telecamere ma non è un deterrente, queste cose succedono tutti i giorni. Spesso in tv si parla di guadagni esorbitanti per i tassisti, magari fanno gola ai delinquenti, anche se l'80% delle corse ormai viene pagata con il Pos. Non abbiamo tanti contanti in auto, e queste persone diventano ancora più aggressive se non ottengono quello che vogliono». Al Comune chiede «maggiori tutele». Ha fatto il concorso per la licenza notturna («non ero abituato a lavorare la sera ma così riuscirò a stare un po' di più con la figlia appena nata») però chiede «più sicurezza, negli ultimi periodi abbiamo visto tante disgrazie a colleghi soprattutto a Milano. Spesso sento dichiarazioni che minimizzano la questione ed è sbagliato non riconoscere che il problema sicurezza esiste e va affrontato in maniera seria e determinata». Idem, specie dopo le ultime risse tra tassisti e Ncc, «si deve trovare una quadra per far coesistere i due servizi. É una giungla. Io ho pagato una regolare licenza che mi consente di operare a Milano e nel bacino aeroportuale. Gli Ncc arrivano da tutta Italia, un abusivo di Firenze è qui fisso da anni, indisturbato». E c'è il tema della viabilità: «Un disastro. Troppo traffico in centro e vanno migliorate le preferenziali, spesso e volentieri si fa più fretta sulla strada ordinaria». Idem l'accesso a San Siro durante concerti e match.

«La sera dello show di Taylor Swift abbiamo fatto una figuraccia con i turisti, tre ore di attesa perché i vigili non ci lasciavano accedere allo stadio. E il giorno dopo? Le colpe ricadono tutte sui tassisti. Veniamo dipinti come brutti e cattivi, ma intanto noi ci siamo sempre, 24 ore su 24».

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