
Erano le 21 e 37 del 2 aprile 2005 quando Giovanni Paolo II esalava l'ultimo respiro nell'appartamento papale del Palazzo Apostolico. I rintocchi della campana di Sant'Andrea della basilica di San Pietro spensero le speranze dei tanti fedeli presenti in piazza a pregare per la guarigione dell'anziano Pontefice. Il ventesimo anniversario della morte di un Papa che ha plasmato intere generazioni di cattolici si avvicina e non mancano le iniziative per ricordarlo come merita. Il suo, d'altra parte, è stato il terzo pontificato più longevo della storia della Chiesa. Spesso la sua elezione è stata presentata come una sorpresa nel secondo conclave del 1978. In realtà, quando si presentò in Cappella Sistina il 14 ottobre 1978 non era affatto un outsider.
Il primo conclave
Wojtyła era già una promessa dell'episcopato europeo grazie alla sua partecipazione al Concilio Vaticano II e divenne ancora più famoso dopo la creazione a cardinale nel 1967. Non a caso, venne eletto per due volte nel consiglio della segreteria generale del Sinodo dei vescovi e nel 1976 fu chiamato in Vaticano a tenere gli esercizi spirituali. Dopo la morte di Montini, l'allora arcivescovo di Cracovia arrivò a Roma con un bagaglio di conoscenze importanti tra vescovi e cardinali di tutto il mondo e con la stima guadagnata durante i lavori conciliari.
I primi voti
Da tempo in Curia si pensava di rompere il tabù ed eleggere un Papa non italiano dopo 455 anni dall'ultima volta. Il profilo doveva corrispondere ad un poliglotta che si era distinto per autonomia nei rapporti con i regimi comunisti. Tra i nomi che circolavano tra i cardinali elettori dell'epoca c'erano dunque quello del cardinale berlinese Alfred Bengsch e quello dell'arcivescovo di Cracovia Wojtyła. Quel conclave, però, si caratterizzò per un'insperata intesa tra i due capofila di correnti opposte: Giuseppe Siri e Giovanni Benelli. Su iniziativa del cardinale protodiacono Pericle Felici, gli italiani trovarono la convergenza sul nome del patriarca di Venezia Albino Luciani. Quel primo conclave del 1978, quindi, si rivelò un conclave lampo. Tuttavia alcune cronache riportano che il cardinale polacco già al primo scrutinio di quel conclave che poi vide eletto Luciani riuscì a conquistare poco meno di dieci voti.
L'elezione
Un bottino magro ma che si sarebbe rivelato utile pochi mesi dopo, nell'ottobre dello stesso anno. Dopo la morte improvvisa di Giovanni Paolo I, infatti, non ci fu modo di far rientrare lo scontro tra Siri e Benelli e per i cardinali di origine polacca Franz König di Vienna e John Krol di Philadelphia divenne facile perorare la causa di Wojtyła. Un nome che, come abbiamo visto, era nient'affatto sconosciuto tra gli elettori e che aveva già risuonato in Sistina qualche mese prima. Tuttavia, non era scontata l'accettazione del cardinale che tanto amava la sua terra. Nel suo recente "Karol. Il Papa che ha cambiato la storia" edito da Il Pozzo di Giacobbe, Gian Franco Svidercoschi, vaticanista di lungo corso e collaboratore di Giovanni Paolo II, racconta che fu il primate e arcivescovo di Varsavia Stefan Wyszyński, simbolo della resistenza al comunismo, a convincere il presule più giovane recandosi nella sua cella per intimargli: "se ti eleggono, ti prego, non rifiutare. Devi accompagnare la Chiesa al Terzo Millennio".
La messa
L'anniversario del ventennale della morte del primo Papa straniero dopo 455 anni verrà celebrato nella sua basilica di San Pietro, dove le sue spoglie riposano dal 2011 dopo la traslazione dalle Grotte Vaticane alla cappella di San Sebastiano, con una messa mercoledì 2 aprile. Sarà il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a presiedere la celebrazione che è stata fortemente voluta dallo storico segretario del santo polacco, il cardinale Stanisław Dziwisz e dalla Fondazione vaticana Giovanni Paolo II. L'arcivescovo emerito di Cracovia sarà presente.
Anche il cardinale vicario di Roma Baldassarre Reina ha invitato i fedeli capitolini a partecipare alla messa dichiarando che "sarà questo un momento di gratitudine al Signore per il grande dono della vita di san Giovanni Paolo II e del suo ministero pastorale al servizio della nostra diocesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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