Allarme rifiuti, De Magistris da manettaro a sant'uomo: "Ho fatto un miracolo laico"

Nonostante l'allarme lanciato dall'Unione europea, il sindaco di Napoli grida al miracolo e ribadisce il "no" alle discariche e agli inceneritori. E come pensa di smaltire i rifiuti?

Allarme rifiuti, De Magistris da manettaro a sant'uomo: "Ho fatto un miracolo laico"

Le vecchine accorreranno in Comune per chiedere la grazia a San Giggino. Perché in quel di Napoli è tempo di miracoli. Luigi De Magistris impone le mani e fa sparire i rifiuti. Niente più emergenza, niente più prime pagine con le strade del capoluogo partenopeo violentate dal pattume, niente più ragazzini che lanciano i sacchi dell'immondizia contro le auto in corsa. Dov'è il trucco? Il neo sindaco di Napoli parla di "miracolo laico" e fa le pulci al commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik, che ieri sera aveva definito "una vergogna" la situazione dei rifiuti. "Condivido punto per punto il giudizio negativo di Bruxelles - ha commentato De Magistris - perché riferito al passato e ai 15 anni di vergogna ed è riferito a chi non ha fatto quello che doveva fare"

Mentre il sindaco crede nel miracolo, in molti chiedono alla Commissione europea di intervenire immediatamente nella crisi e chiedere al governo italiano di applicare le leggi che prevedono, tra l’altro, il commissariamento del Comune. Eppure De Magistris ribadisce che da giugno a oggi il capoluogo campano è passato dalle 2500 tonnellate in strada a zero. "Il governo Berlusconi ha, aiutato Palermo e Catania stanziando fondi per la differenziata, per i noti motivi di rapporti tra il sindaco di Catania e l’ex presidente del Consiglio - ha detto Giggino - Roma con Alemanno ha avuto, Milano con la Moratti ha avuto, noi oggi salutiamo con giubilo l’uscita di Berlusconi e con fiducia la nascita del nuovo Governo, che ha dedicato il primo Consiglio dei ministri a Milano e a Roma Capitale, auspicando che qualcuno si ricordi che esiste anche Napoli". Da qui l'appello di De Magistris ai vertici di Bruxelles di evitare critiche: "Sostengano piuttosto chi come la nostra amministrazione ha deciso di dire 'no' alla lobby delle discariche, ha impedito l’apertura di tre discariche nell’area nord e, soprattutto, ha fatto molto di più di quanto chiesto dall'Unione europea".

Secondo il sindaco di Napoli, sarebbe dunque possibile risolvere il problema senza dover realizzare le discariche e gli inceneritori. Ma la situazione resta delicata. Anche il neo ministro all'Ambiente Corrado Clini ha sottolineato, ieri sera, che "i problemi che abbiamo in Campania sono diventati drammatici perchè non sono stati affrontati". De Magistris è convinto che per ottenere risultati bisogna abbattere i costi e le cricche e contrastare la camorra e la politica collusa con la malavita. Eppure il "no" del sindaco a discariche e inceneritori rischia di protrarre il problema. Entro fine settimana, dicono in Comune, verranno siglati gli accordi per definire la partenza delle navi coi rifiuti dirette in Olanda: l’inizio dei trasferimenti dovrebbe avvenire entro Natale. Una mossa che non risolve la situazione. Stefana Prestigiacomo, ex ministro all'Ambiente, è infatti tornata a sottolineare, in una intervista al Mattino, l'importanza degli inceneritori.

Come sottolineato dall’eurodeputato del Pdl Crescenzio Rivellini, i dati dimostrano che la raccolta differenziata è calata sensibilmente. E sulle spalle degli italiani pende, ancora, una sanzione di 500mila euro al giorno.

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