Brignone, due centesimi che bruciano

Vince la Gut. Fede: "Sul podio ci siamo dette 'gallina vecchia fa buon brodo...'"

Brignone, due centesimi che bruciano
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Buona la prima che vale una seconda posizione. Se poi la vittoria sfuma per solo 2 centesimi Federica Brignone non può dire di non essere contenta di questo inizio di stagione. Aveva detto di aver ancora fame per questa neve; sulla seggiovia con le compagne dagli ultimi allenamenti di Hintertux scherzava per la nebbia fitta: «Questa non è Ibiza», ma Soelden regala un battesimo del ghiaccio solatio e fresco, con 5 gradi sotto zero. Un inverno quasi normale per i 3mila metri che mozzano il respiro: nella prima manche, sul gioco di sole ed ombra del Rettenbach, Fede ribadisce l'appetito per il podio, staccando tutte di oltre mezzo secondo.

Alla ripresa si aspettava una reazione delle avversarie: così mentre Petra Vlhova si accomoda terza al soffio di 14 centesimi, Lara Gut Berhami mette il turbo, finendo poi senza fiato a sedersi già in zona podio, per prendersi l'applauso di un'Austria che ha ospitato l'apertura della 58ª edizione del Circo Bianco, consolandosi solo con la top ten di Franziska Gritsch a due secondi e mezzo. Ma tant'è: l'Italia invece c'è e non ha solo Fede: «Due centesimi bruciano però è un ottimo inizio: sono arrabbiata per la mia performance ma con Lara abbiamo sorriso: gallina vecchia fa buon brodo!». Ieri è arrivato l'ok della Fis per Zermatt-Cervinia, dove ci saranno le prime gare transfrontaliere di Coppa del Mondo. «La discesa per me non ha il significato del podio, ma mi sono preparata bene e Cervinia sarà una gara nuova per tutte. Io vado perché ci credo e vedremo i risultati», così la Brignone.

C'è anche la tenacia di Bassino, guardinga nella prima manche finisce settima, ma alla ripresa pennella il muro e chiude quinta a 1.19: «Va bene, riparto da questo quinto posto». Suspence per Sofia Goggia che chiude sedicesima, a quasi 3 secondi, eguagliando se stessa qui a Soelden due anni fa. Per lei una prima manche affollata: un lisciatore resta in pista ben più ingombrante del celebre cerbiatto del Ghedo - e lei ripete la prova.

«Mi sono piantata a tre quarti di muro, altrimenti forse con 2 decimi in meno, la gara avrebbe avuto un altro sapore». Oggi tocca agli uomini con un gigante ormai in ora solare (dirette Rai alle 10 e 13) in cui si sfidano la generazione di Luca De Aliprandini e i millennials come Pippo della Vite.

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