Coppia nella vita e nel lavoro, entrambi da sempre nel mondo delle corse, entrambi fantini ma adesso Pierantonio Convertino ha intrapreso la carriera di allenatore. Elisabetta Marcialis invece non ha abbandonato il frustino, infatti ha ancora la patente da Amazzone. Una bellissima famiglia che si completa con due splendidi figli maschi, Leonardo e Ethan. Una doppia intervista che ci ha divertito mentre stavano svolgendo il loro lavoro quotidiano. Una domanda uguale che abbiamo rivolto a entrambi e che talvolta non ha avuto stessa risposta...
A che ora è la sveglia?
Elisabetta: “La sveglia è alle 5 perché in scuderia si va presto, faccio la prima monta, poi abbandono tutti per portare i figli a scuola, ovviamente dopo aver fatto da scuola bus, ritorno e continuo il lavoro quotidiano”.
Pierantonio: “Ci svegliamo insieme, arriviamo insieme ma poi ci separiamo poiché ci siamo divisi i compiti, posso confermare la versione di Elisabetta…” (fa un bel sorriso, ndr).
Avete girato il mondo, passando dall’Irlanda agli Emirati Arabi e alla Francia, adesso sietea San Rossore (Pisa). Pierantonio livornese, Elisabetta milanese… il futuro dove vi porterà?
Elisabetta: “Il sole della Toscana lo adoro, posso solo affermare che Pisa è un buon arrivo, ci fermeremo qua? Adesso stiamo bene e posso aggiungere che in Francia non tornerei, grande organizzazione ma il benessere quotidiano è tutt’altra cosa! Il posto più bello in cui abbiamo vissuto? Dubai”.
Pierantonio: “Mi ha definito livornese, in realtà non lo sono anche se molte caratteristiche le ho, Pisa offre un gran centro di allenamento, è baricentrica rispetto a Milano e Roma, insomma un gran bel posto per allenare i cavalli da corsa ma se potessi, andrei a Milano per due motivi. In primis per la pista di San Siro che è la massima espressione tecnica, chi riesce a vincere là è bravo. Poi per quello economico, la Lombardia offre altre possibilità rispetto alla Toscana. Non so se ci riusciremo ma se Elisabetta si convince, qualche probabilità c’è. Anch’io concordo che il miglior posto in cui siamo stati sia Dubai".
Come sono divisi i compiti?
Elisabetta: “Io sono la mamma, quindi ho tutti gli oneri e gli onori del ruolo, Pier è tutto il resto! Ha un gran difetto che poi però è un pregio… Pier è troppo esigente e a me, talvolta mette un po’ d’ansia…”. (altra gran risata, ndr).
Pierantonio: “In questo caso, non sono d’accordo… la professione dell’allenatore è molto complessa, se non fossi esigente non avrei da vivere. Pretendo il massimo da me stesso, è normale pretenderlo dagli altri. E se facessi sconti ad Elisabetta, la mia credibilità andrebbe a farsi benedire. Fare il fantino è stato bello ma la soddisfazione che provo ad allenare in cavalli è tutt’altra cosa…Poi l’esser esigente è questione caratteriale, se si vuol far bene è doveroso esserlo”.
Di qui in avanti l’ordine della risposta sarà invertito ovvero risponde prima Pier. La proposta è accettata.
I cavalli da corsa escono dal box solo nell’ora dell’allenamento, si può fare di più?
Pierantonio: “Ahimè è vero, il cavallo è un animale abitudinario e questo è oggettivamente un vantaggio, non le nego però che se potessi, li lascerei liberi… in Irlanda lo abbiamo sperimentato e posso sostenere che sarebbe importante ed utile…Le scuderie dell’Alfea (Pisa) sono un ottimo impianto, un buon compromesso, certo avere dei paddock a disposizione sarebbe un grande affare”.
Elisabetta: “Qui sono pienamente d’accordo con Pier ed aggiungo che quando troviamo gli spazi è una nostra priorità; infatti, abbiamo abituato i nostri cavalli ad uscire anche nel pomeriggio, per noi il benessere psico fisico dell’animale è al centro”.
A proposito di centro, domenica 28 aprile avete raggiunto un risultato molto importante, il futuro prossimo?
Pierantonio: “Vincere il “Premio Botticelli” è stato un gran bel risultato e se si pensa che qualcuno ci dava per estremi outsider il valore della prestazione di Dark Defence è doppio. Oltretutto perché ha fatto il record della corsa. In verità noi ci credevamo, Elisabetta non si era nascosta e lei lo sa bene perché l’ha intervistata un paio di giorni prima. Il nostro grigione ci ha fatto un bel regalo, che poi un regalo non è stato perché tutti giorni lo alleniamo e tutti i giorni ne vediamo i progressi. Anche Eternal Blossom, comunque, si è comportata da campionessa, il “Premio Regina Elena” è sempre una corsa particolare e difficilissima, arrivare a ridosso delle prime ci fa ben sperare!”.
Elisabetta: “Ho visto le corse in tv perché non sono andata a Roma, sono sincera, mi sono emozionata. Era un po’ che non avevo una scossa di adrenalina così, Dark è forte e come vede sembra che non abbia neanche corso! Eternal ha fatto il suo, ha sentito un po’ la corsa, nel complesso siamo contentissimi”.
I prossimi programmi?
Pierantonio: “Dark Defence correrà il Derby, se i prossimi giorni saranno come questo, una nuova puntata a Capannelle sarà obbligatoria. Per Eternal stiamo valutando se correre il Premio Nogara a Milano, le probabilità sono alte. Poi abbiamo tutti gli altri e la programmazione non si ferma mai, insomma abbiamo da lavorare e ne siamo felici. Anche martedì a Frirenze siamo andati con un paio di soggetti ed è andata positivamente!”
Elisabetta: “Dopo la corsa di ieri con il mio Meglepetes credo proprio che lo rifarò più spesso, la corsa ti da una scossa troppo forte, non c'è niente di più bello!”
Ottima notizia, c’è un cavallo che ricordate con più affetto?
In coro rispondono “Fazza al Khalediah!”, poi continua Pierantonio: “Un grigio formidabile, un purosangue arabo con cui ho vinto una Listed Race a Milano ed un GR1 a Longchamp nella kermesse dell’Arc. Sembra ieri ma invece era il 2018. Sensazioni uniche ed irripetibili”.
Elisabetta: “Un mostro, fece una prestazione incredibile, su youtube si può rivedere. E la festa fu doppia perché arrivò il giorno del compleanno di Leonardo, il nostro primogenito. Un mese dopo andammo ad Abu Dhabi per correre un altro Gruppo 1, Pierantonio e Fazza terminarono secondi ad una testa dal vincitore, anche quella fu una giornata epica e vuol sapere un’altra cosa?”
Certamente, mi dica...
“Vincere senza avere i favori del pronostico è molto più bello e gratificante, insomma da più soddisfazione!”
Tante notizie e tutte belle. Ormai sono 22 anni che state insieme, avete due splendidi bambini, cosa rappresentate l’uno per l’altra?
Pierantonio: “Per fortuna che ce l’ho, altrimenti sarei un uomo perso. Elisabetta è tutto per me".
Elisabetta: “Pier è semplice, razionale e da sempre il 100% in quello che fa, preciso in una maniera spaventosa e difficilmente sbaglia. Quando punta l’obiettivo ci arriva. La sua sicurezza scalda il cuore.”
Quando l’amore si fonde con tutto il resto.
Due splendide persone, alla mano ed innamorate, con un plus, amare in egual modo l’animale più bello in assoluto, il cavallo da corsa. Aspettando il derby e come dice il proverbio “chi s’assomiglia si piglia!”Grazie Elisabetta, grazie Pierantonio, conoscervi più da vicino è stato un piacere.
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