Amadeus riesce a intercettare ogni pubblico

Passo dopo passo, Amadeus sta costruendo il Festival di Sanremo forse più multigenerazionale di sempre

Amadeus riesce a intercettare ogni pubblico

Passo dopo passo, Amadeus sta costruendo il Festival di Sanremo forse più multigenerazionale di sempre. Ieri durante il Tg1 dell'ora di pranzo ha annunciato che nella seconda serata si esibirà un trio totalmente inedito: Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri. Canteranno i loro super classici e magari se li scambieranno, raccontando in musica mezzo secolo di canzone e di costume. Insomma diventa realtà un'idea che Al Bano ha avuto addirittura nel 1996 «considerando che eravamo tre figli di un sano proletariato». Ma non solo. Il trio apre la strada ad altre collaborazioni simili in futuro, risolvendo il problema solo sanremese dei «venerati maestri» sui quali spesso cala la mannaia (nazional)social. A differenza di quanto accadeva negli anni '80 e '90 (cantanti in caduta libera che si riunivano per rilanciarsi, vedasi Squadra Italia con, tra gli altri, Nilla Pizzi e Jimmy Fontana) qui si tratta di artisti ancora super attivi e straordinariamente popolari anche in tv. Perciò è ovvio che un evento televisivo cerchi per loro la collocazione giusta. Oltretutto, l'anno scorso Morandi e Ranieri erano in gara e ora si godono i riflettori di una esibizione senza voto ma con uno share che si presume gigantesco. È la dimostrazione che la capacità di mettersi in gioco premia sempre, soprattutto se chi si mette in gioco ha carriere ultra decennali. In più l'ultima considerazione.

Dal 7 all'11 febbraio il 73esimo Festival di Sanremo porterà sullo stesso palco Rosa Chemical e Al Bano, Lazza e Massimo Ranieri a dimostrazione che, molto più di chiunque altro, Amadeus riesce a intercettare ogni pubblico.

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