Amendola: «Io Iena alla buona»

Nemmeno messo così, calato in un impeccabile completo nero e con l’aggettivo d’ordinanza di Iena, Claudio Amendola perde l’aria che ha fatto la sua fortuna. Quella del vicino di casa affidabile, dal sorriso aperto e onesto, spalle nate per l’agricoltura epperò, per ragioni di famiglia e di talento, trasferite sul set. Tanto rimirato dalle spettatrici nei Cesaroni. Ma per l’appunto, la nuova missione come conduttore de Le Iene - in compagnia di Ilary Blasi e Enrico Brignano, da questa sera fino alle porte di maggio, 8 puntate in prima serata al giovedì e 8 in seconda al venerdì - è di quelle per lui anomale. La Iena è furbastra, implacabile e anche un po’ carogna.
Amendola, se la sente di vestire il ghigno della Iena?
«Ma si. Queste Iene, il pubblico lo sa, sono buone come il pane. Piuttosto, fanno le cattive con chi è cattivo. Io comunque entro, in quella che sento come la casa di Ilary ed Enrico, in punta di piedi».
Tre romani doc alla conduzione: il ritorno della scuola capitolina in tv?
«Bè, io non sono un campanilista, ma tanta bella tv del passato, quella di qualità era piena di volti come Paolo Panelli, Aldo Fabrizi, e tanti altri...»
A proposito di Roma, dovrà frequentare la signora Totti. Che effetto le fa?
«Bè, dovrò trattenermi dal chiedere a Ilary, ogni volta che la vedo, le condizioni fisiche di Francesco. Se sarà in campo la domenica successiva o se ha qualche acciacco. Forse questo mi provocherà qualche stress».
Viene dopo due super-belli come Luca Argentero e Alessandro Gassman. E per la verità anche dopo un super-conduttore come Pippo Baudo, Iena improbabile una tantum. Teme confronti?
«Anzi, l’avventura è stimolante. Gassman e Argentero mi hanno già avvisato dicendomi: ti divertirai da morire. A casa l’hanno presa benissimo, soprattutto i miei figli che mi dicono: papà, questa ci piace sul serio. Con loro testo il gradimento dei coetanei, dai 28 ai 12 anni».
Lei è impegnato su due set: la quinta stagione de «I Cesaroni» e un film. Una bella faticaccia sull'asse Roma-Milano...
«Davvero. Coi Cesaroni andremo in tv per il prossimo autunno. Questa stagione torna all’antico: si recupera quella comicità che si era un po’ persa. E per il ritorno importante di Elena Sofia Ricci.

Quanto al cinema, recito nell'ultimo film di Marco Risi, un giallo politico intitolato Cha cha cha».
Lei non ha mai fatto mistero delle sue simpatie a sinistra.
«Se devo dirla tutta, penso che il Governo Monti sia una grande sconfitta della politica, e in primis della sinistra».

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