Uccide la fidanzata, Cassazione annulla l'ergastolo: "Stress da lockdown". È polemica

Ergastolo pena eccessiva per la Suprema Corte, che ha deciso che si dovrà tenere un nuovo processo a carico di Antonio De Pace, che uccise la fidanzata Lorenza Quaranta, a Messina nel 2020

Uccide la fidanzata, Cassazione annulla l'ergastolo: "Stress da lockdown". È polemica
00:00 00:00

È pressoché unanime l'indignazione da parte della politica (e non solo) per la sentenza della Corte di Cassazione sul femminicidio della studentessa di medicina Lorena Quaranta. Per il suo delitto era stato condannato all'ergastolo in Appello il fidanzato Antonio De Pace, sul quale pendeva l'accusa di omicidio aggravato, perché avrebbe soffocato la compagna Lorena Quaranta (27 anni) a marzo del 2020, in piena pandemia da Covid-19, nella loro casa di Messina. Tuttavia la decisione dei giudici ermellini ha cambiato completamente le carte in tavola. Secondo la Cassazione infatti, nei precedenti giudizi, non si sarebbe considerato lo stress procurato dal Coronavirus che potrebbe avere avuto un ruolo determinante dell'omicidio avvenuto più di quattro anni fa. I giudici hanno annullato l'ergastolo per il killer e disposto un nuovo appello bis per valutare la concessione delle attenuanti generiche, sulla base delle motivazioni fornite dagli ermellini.

"La lettura delle motivazioni ci lascia sgomente e fortemente allarmate per la tutela di tutte le donne come Lorena", ha scritto l'avvocata Cettina Miasi, presidente del Centro antiviolenza "Una di Noi." Alfredo Antoniozzi, vicepresidente del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, sottolinea: "Ancora una volta la Cassazione, che pure rimane il presidio di legalità e di diritto, ci sorprende". La sentenza con la quale si annulla l'ergastolo all'assassino di Lorena Quaranta perché bisogna considerare lo stress da Covid francamente "ci lascia esterrefatti. Non è bastata la famigerata sentenza a sezioni unite del 2005 che ha conferito dignità ai disturbi di personalità. Oggi arriva la decisione che stabilisce le attenuanti per lo stress da Covid. Non abbiamo parole".

Sulla stessa linea anche Michela Di Biase, deputata del Partito Democratico. "La notizia della decisione dei giudici della Cassazione che hanno annullato l'ergastolo dell'assassino di Lorena Quaranta è terribile", scrive su Facebook la parlamentare dem. "Per la Cassazione non è stato verificato il contesto in cui è avvenuto il femminicidio. Le restrizioni e le paure legati al Covid avrebbero potuto influire sullo stato psichico dell'omicida, il fidanzato Antonio De Pace. Rimango senza parole".

"Sembra impossibile che una sentenza della Cassazione consideri come attenuante di un femminicidio lo stress da Covid", aggiunge la capogruppo dell'Alleanza verdi e sinistra alla Camera, Luana Zanella. "Così non si abbatterà mai l'infrastruttura ideologica e culturale del patriarcato che alimenta la violenza maschile sulle donne".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica