Anche tre costruttori cinesi al Salone di Francoforte

La Cina è arrivata. Tra due settimane al Salone dell’auto di Francoforte si presenteranno per la prima volta ben tre costruttori cinesi. Con una strategia più che chiara: insinuarsi nei mercati continentali con prodotti di largo consumo copiati letteralmente da quelli europei, di qualità inferiore ma nettamente meno costosi. All’inizio tramite importatori locali, per fare esperienza e non esporsi troppo, come già fecero i produttori giapponesi e coreani. Ma con l’obiettivo, a medio e lungo termine, di far saltare il banco. Eccole, dunque, le avvisaglie della colonizzazione: si chiamano Brilliance, Jangling e Geely Motors. La prima vanta gia un discreto curriculum. Fondata nel ’92, è leader sul proprio mercato dei minibus ma, soprattutto, ha avviato una joint venture con Bmw per produrre le versioni cinesi di Serie 3 e 5 e grazie a questa partnership ha potuto sviluppare la ZhongHua, una berlina a 4 porte.

La seconda con il marchio Landwind vende in Olanda un Suv basato sulla vecchia Opel Frontera e ora si appresta a fare altrettanto in Germania e in altri Paesi. La terza è partita da alcuni venditori in Spagna e Portogallo: a Francoforte presenterà una gamma di modelli, tra cui una compatta tipo Punto.

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