Asta record per la "Dama con ventaglio" di Klimt: ecco quanto è stato pagato

Il quadro la "Dama con ventaglio" di Gustav Klim, ha polverizzato ogni record di vendita all'asta. diventando il dipinto più caro mai venduto in Europa

Asta record per la "Dama con ventaglio" di Klimt: ecco quanto è stato pagato
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Doppio record battuto questa sera all'asta per la Dama con Ventaglio (Dame mit Fächer), il quadro di Gustav Klimt, uno dei più significativi artisti della secessione viennese, riapparso sul mercato dopo quasi trent'anni, che ha superato addirittura le aspettative di vendita di Sotheby's. L'opera è stata venduta alla cifra 85,3 milioni di sterline (108,4 milioni di dollari; 99,2 milioni di euro) stabilendo il record del quadro di maggior valore mai venduto in un'asta in Europa. Ma non solo, è risultato anche il il secondo prezzo più alto per un ritratto, di qualsiasi epoca, mai venduto all'asta.

La battaglia per accaparrarsi il dipinto

A contenderselo ben quattro compratori, che hanno polverizzato i rialzi nel giro di dieci minuti. Tre di questi erano presenti nella sala d'aste a Londra, il quarto, come da tradizione, al telefono. Alla fine ad avere la meglio, ovviamente si fa per dire, Patti Wong, Fondatore di Patti Wong & Associates, che ha fatto un'offerta in sala per conto di un collezionista di Hong Kong. Questo sconosciuto compratore ha offuscato il precedente record di 104,3 milioni di dollari, pagarti per L'homme qui marche I (Walking Man I)" di Alberto Giacometti, venduto da Sotheby's Londra nel 2010.

Per quanto riguarda Klimt invece, il prezzo più alto pagato fino ad ora era di 104,6 milioni di dollari per Birch Forest della Paul G. Allen Collection, venduto l'anno scorso a New York. Tornando a la Dama con ventaglio, l'ultima volta che era stata messa all'asta fu nel 1994, quasi trenta anni fa da Sotheby's a New York, e fu acquistato per 11,6 milioni di dollari, stabilendo anche all'epoca, il record d'asta per l'artista.

Il quadro

Klimt iniziò a lavorare alla Dama con ventaglio nel 1917, all'epoca era già famoso e considerato uno dei ritrattisti più celebri d'Europa oltre che il più pagato rispetto ai pittori dell'epoca. Quello che rende questo quadro particolare e quindi ancora più desiderato, è il fatto che l'artista lo dipinse per sé, donandole il valore della sua libertà d'espressione artistica, che si riflette nella bellezza dei tratti, nei colori e nella fascinazione che aveva per l'arte e la cultura cinese e giapponese. Molti sono i simboli che riportano questa sua tendenza, a partire da la fenice, simbolo di immortalità e rinascita, fortuna e fedeltà nella cultura cinese, e nei fiori di loto, simbolo d'amore, matrimonio e purezza.

I tanti proprietari

Purtroppo tutta la sua passione venne interrotta dalla sua morte nel 1918, quando l'opera era ancora sul cavalletto. Venne però venduta subito e acquistata dall'industriale viennese Erwin Böhler. La famiglia di questo. formata dal fratello di Erwin, Heinrich, e il cugino Hans, era amica e mecenate di Klimt e di Egon Schiele (pittore e incisore austriaco, pupillo di Gustav Klimt, ndr). In seguito l'opera passò a Heinrich e poi, alla sua morte nel 1940, a sua moglie, Mabel.

Nel 1967 il dipinto si trovava nella collezione di Rudolf Leopold, e molto probabilmente era stato acquistato insieme a molte altre opere della famiglia Böhler nel 1952.

Il quadro venne poi messo all'asta e acquistata dalla famiglia del proprietario, che poche settimane fa ha chiesto a Sotheby's di vendere il capolavoro. E c'è da scommettere che sarà molto soddisfatto di come è andata la vendita.

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