Atr punta a un miliardo di fatturato

Andrea Nativi

da Parigi

«Entro il 2007 il fatturato di Atr sfiorerà il miliardo di euro, con un raddoppio rispetto ai 469 milioni di euro del 2004». Lo dice Filippo Bagnato, amministratore delegato della società aeronautica, controllata al 50% da Alenia Aeronautica (Finmeccanica) e dal 50% da Eads, annunciando i positivi risultati del 2005. Il fatturato infatti ha registrato una crescita del 15%, raggiungendo quota 542 milioni di euro, con un margine operativo (Ros) del 7-8%, al netto degli investimenti che la società sta attuando per fronteggiare un vero boom nella domanda di aerei turboelica regionali. Atr ha consegnato nel 2005 quindici velivoli, ma sta incrementando il ritmo di produzione per sfornarne venticinque nel 2006 e stabilizzarsi a quaranta nel 2007 e nel 2008. Il tutto senza potenziare i centri di produzione, ma con un significativo aumento dei carichi di lavoro in Italia e Francia. Del resto quest’anno Atr ha ottenuto ben novanta ordini, ai quali si aggiungono ventisei opzioni, un livello che non si registrava dal 1988. E il portafoglio ordini al primo gennaio ammonta a 89 velivoli, per un valore di quasi 1,8 miliardi di dollari. Anche adottando criteri prudenziali, il fatturato salirà a 700 milioni di dollari quest’anno, per balzare poi a 900-1.000 milioni nel 2007. I ricavi di Atr dipendono sia dalle vendite di nuovi aerei, sia dal fiorente mercato di velivoli di seconda mano. Nel 2004 hanno trovato nuovi clienti una quarantina di macchine e nel 2005 il risultato è stato analogo: 48 aerei consegnati, 43 transazioni, con dodici aerei venduti cash. La base di clienti continua quindi ad ampliarsi, sono infatti 121 gli operatori che utilizzano gli aerei Atr, mentre i velivoli disponibili, una decina, non sono sufficienti a soddisfare le richieste «c’è una vera lista d’attesa per i nostri aerei usati», dice Bagnato.

Il terzo pilastro (25% del fatturato 2005) è rappresentato dal supporto tecnico-logistico. Per Atr infine c’è la soddisfazione di avere battuto quest’anno l’unico concorrente, la canadese Bombardier: novanta ordini (62%) per Atr contro 56 (38%) per i rivali canadesi.

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