Atterra a Malpensa e viene arrestato: era stato condannato per stupro

L'uomo, un argentino di 44 anni, non sapeva della sentenza che gli infligge 7 anni di reclusione. Appena sceso dall'aereo è stato ammanettato dagli agenti della Polaria

Forse non sapeva di essere stato dichiarato latitante. E soprattutto non immaginava di essere stato condannato a 7 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata e lesioni, visto che è tornato in Italia dove ad attenderlo c'era il carcere. Quasi neanche il tempo di scendere dall'aereo a Malpensa e M. M., argentino di 44 anni, è stato arrestato dalla Polaria. È accusato di aver violentato in un parco un italiano di 34 anni nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio 2008. In base a quanto ricostruito nel processo, che si è concluso in primo grado davanti alla quarta sezione penale, imputato e vittima si conoscevano, ma il rapporto si sarebbe trasformato in uno stupro quando l'italiano si è rifiutato di avere rapporti sessuali non protetti. Al rifiuto, l'argentino avrebbe reagito con violenza, prendendo a pugni in faccia l'italiano, afferrandolo per i capelli, buttandolo a terra e colpendolo ancora con calci al petto e con un pezzo di legno in testa. Quindi l'avrebbe violentato. Dopo la denuncia e l'apertura di un'inchiesta, per l'argentino era scattata una richiesta di misura cautelare rigettata dal gip Enrico Manzi.

Il pubblico ministero Antonio Sangermano aveva impugnato la decisione, ottenendo l'ordinanza di arresto, ma M. M. era partito. Lo scorso 4 gennaio è stato dunque condannato mentre era latitante. Fino al 3 giugno, quando è tornato in Italia.

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