Non solo granchio blu, l'Italia è invasa da specie aliene: l'allarme di Coldiretti

Coldiretti lancia l'allarme su una situazione che sta già portando seri danni. Dal granchio blu ai pappagallini, ecco tutte le specie aliene che si stanno diffondendo in Italia

Non solo granchio blu, l'Italia è invasa da specie aliene: l'allarme di Coldiretti
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Comincia a destare serie preoccupazioni la diffusione di specie aliene nel nostro Paese. In questi ultimi mesi si è molto sentito parlare di granchio blu, crostaceo decapode potenzialmente rischioso per il nostro ecosistema in quanto va a competere con le popolazioni autoctone per procacciarsi cibo ed ampliare il proprio territorio. Sul tema si è molto dibattuto quest'estate, tanto che si è cercato in ogni modo di incentivarne la pesca, proponendo anche sfiziose ricette, dalla pizza di Gino Sorbillo alla più recente alternativa studiata da Chef Borghese.

L'allarme di Coldiretti

Tuttavia, come segnalato da Coldiretti, non è solo il granchio blu che deve essere tenuto sotto controllo. Complici i cambiamenti climatici e i tanti spostamenti fra paesi, ci sono molte altre specie "aliene" che si stanno imponenedo in Italia. Le conseguenze, in certi casi, sono ancora ignote, e solo fra qualche anno potremo capire quale sarà l'influenza dei "nuovi arrivati" sul territorio.

"Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni", ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, come si legge in una nota dell'associazione.

La Sinotaia quadrata

Meglio conosciuta come chiocciolina d'acqua dolce asiatica, la Sinotaia quadrata è un gasteropode che arriva dall'Est. Si sta sempre più diffondendo in Toscana, in cui sono registrati avvistamenti sin dal 2017. Una più recente campionamento effettuato il 22 e 23 agosto ha portato alla scoperta di una importante diffusione nel fiume Arno, con esemplari rinvenuti a Empoli fino a Firenze. Alcuni di questi molluschi sono stati trovati anche negli immissari dell'Arno, ossia i fiumi Bisenzio e Ombrone Pistoiese.

L'arrivo della Sinotaia ha poco a che fare con i cambiamenti climatici. In questo caso l'ipotesi quasi certa è che sia stata portata tramite mercati clandestini.

Insetti killer

Desta parecchie preoccupazioni la diffusione della Drosophila suzukii, il moscerino killer della frutta, come ciliegie, mirtilli e uva. Dal Veneto alla Puglia sono in tanti i coltivatori che stanno facendo i conti con questi piccoli insetti. Problemi anche con il Dryocosmus kuriphilus, conosciuto anche come Cinipide del castagno, che arriva dalla Cina e sta rovinando le nostre castagne.

Poi abbiamo il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il coleottero africano (Aethina tumida), che attaccano le nostre api, molto più mansuete, costringendole ad abbandonare interi alveari, con conseguenti problemi nella produzione del miele. A causa dell'aumento delle temperature sarebbe arrivato anche il Bostrico Tipografo, insetto dell'ordine dei coleotteri che sta rovinando gli abeti rossi, ma anche i larici, gli abeti bianchi e i pini silvestri presenti nell'arco alpino.

La Xylella

Da anni abbiamo poi il grosso problema della Xylella, un batterio arrivato insieme alle piante tropicali dell'America Latina, che in 10 anni ha portato alla morte di oltre 21 milioni di piante. I danni provocati, specie nel Sud Italia, sono incalcolabili.

Il pappagallo verde

Dal Sud America è arrivato

il pappagallo verde o parrocchetto monaco, che si sta diffondendo molto rapidamente. Questi animali, all'apparenza anche simpatici, stanno in realtà facendo strage di raccolti, beccando frutta e mandorle.

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