In Italia non si ripetere un caso Rikkie Valerie Kollè. Il riferimento è alla transgender che si è aggiudicata il concorso di Miss Olanda 2023. La patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, ha confermato che non saranno ammesse le persone transgender nate uomini, scatenando le ire dell’universo Lgbt. Accuse e addebiti di ogni sorta, fino alle provocazioni: alcuni uomini trans – nati donne – hanno annunciato la propria candidatura per le selezioni regionali del celebre concorso di bellezza. Gli organizzatori tagliano corto: “Qui si giudica la bellezza femminile”.
"Il regolamento di Miss Italia dice che le ragazze devono essere donne fin dalla nascita. È un regolamento vecchissimo e ci siamo sempre adeguati. Per il momento non c’è nessuna idea. In futuro chi lo sa", queste le parole della Mirigliani che hanno acceso il dibattito attorno a Miss Italia. Come evidenziato dal Corriere della Sera, sui social network è scoppiata la protesta degli attivisti Lgbt, con tanto di hashtag ricco di schwa: #natǝradizionalǝ.
Il caso di Rikkie Valerie Kollè non è il primo. Cinque anni fa la trans Angela Ponce vinse Miss Spagna. Un episodio riguarda anche l’Italia: nonostante il regolamento, la transgender Giovanna Fanelli decise di partecipare ugualmente ma fu scoperta dopo alcune selezioni e dunque squalificata. Ora, per gettare benzina sul fuoco oppure per acquisire un minimo di visibilità, alcuni uomini transgender hanno annunciato la propria candidatura per le selezioni regionali di Miss Italia. Tra i tanti casi quello dell’attivista trans Clizia De Rossi, che ha messo nel calderone anche le presunti pressioni del governo: “Ha forse paura dei poteri forti o le hanno promesso il ritorno dell'evento su un canale importante e, per accontentare il pensiero di chi è al governo, lei in cambio cede alle pressioni transfobiche? Oppure ha solo paura che gli uomini preferiscono le ragazze trans? A pensare male, spesso si indovina...”, le sue parole a Mow.
Diversi casi sono stati registrati nel Lazio, dove il casting preselettivo è in programma giovedì a Roma. “Il nostro regolamento è chiaro e farlo rispettare spetterà agli agenti esclusivisti regionali”, il commento conciso della patron. Tra gli organizzatori, Mario Gori ha evidenziato: "Da noi si sono iscritte in 600 ma, dopo la vittoria di Rikkie Valerie Kollé, sono arrivate alcune candidature da donne transessuali, di sesso maschile alla nascita, che purtroppo non potranno partecipare. Potrà presentarsi chi è nata donna: ovviamente, come tutte, dovranno sottoporsi al giudizio sulla bellezza muliebre".
Gori ha evidenziato di non aver ricevuto alcuna risposta da alcune candidate che, pur avendo titolo in quanto nate donne, mostravano foto con fisionomie maschili: “Non vorrei che si sia trattato di una provocazione o di goliardia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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