"Vergognatevi...". Così Di Battista è diventato il nuovo idolo degli islamici

Da La7 al mondo arabo: l'intervento tradotto di Alessandro Di Battista è rimbalzato sui social palestinesi e l'ex pentastellato è diventato un idolo

"Vergognatevi...". Così Di Battista è diventato il nuovo idolo degli islamici
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Il mondo arabo guarda all'Europa e lo fa per sostenere la propria propaganda. Già nelle scorse settimane si è registrata una grande attenzione nei confronti delle manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Europa a favore della Palestina, che vengono usate da Hamas e da molti integralisti del mondo islamico per sostenere che nel Vecchio Continente ci sia un esercito di persone pronte a sostenere la loro causa. I video sono rimbalzati milioni di volte, condivisi e commentati in gran parte del Medio Oriente e a questi ora si è aggiunto anche quello di Alessandro di Battista. Il "Che Guevara" di Roma Nord è stato ospite alcune sere fa del programma Di Martedì in onda su La7 e il suo intervento, che è poi sfociato in uno scontro con Italo Bocchino, è diventato parte di quei video che fluiscono verso il mondo musulmano.

C'è un lavoro di pazienza dietro il giro che circola in rete, perché la parte in cui Di Battista discute con Bocchino, quindi quella maggiormente succulenta, è stata accuratamente tradotta con sottotitolazione in arabo. "Vergognatevi! Perché state in silenzio su Gaza", dice l'ex esponente del Movimento 5 stelle, ora documentarista chic. E per capire quale sia la portata propagandista di questo filmato, basta leggere i commenti che si susseguono nelle pagine in cui è stato condiviso. "Finalmente un politico italiano che dice la verità", si legge in uno dei tanti commenti. Che il video stia avendo un'ampia eco tra le schiere palestinesi lo dimostrano le alte visualizzazioni e i like, segno che cè una circolazione importante nelle immagini. Senza una approfondita ricerca è impossibile capire la linea di diffusione seguita dal video ma è facilmente ipotizzabile che stia avendo eco nel mondo arabo.

E non stupisce questo, anche in considerazione del fatto che nei giorni scorsi dalla Palestina sono piovute accuse sull'Italia, che starebbe assumendo posizioni ambigue. Ogni elemento che può tornare utile alla propaganda, anche le dichiarazioni involontarie, vengono date in pasto alla "tifoseria" della guerra, avvelenando i pozzi del dialogo.

Il Medio Oriente guarda all'Occidente, dove sono infiltrati potenzialmente migliaia di combattenti della jihad. Tutto, ora, diventa pastone per la propaganda e i nostri politici diventano bandierine da usare contro l'Occidente.

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