Il suo nome ci svela la sua indole più intima, "Rustica", che ci rimanda immediatamente a un mondo agreste e duro, dove il lavoro nei campi significa fatica, ma anche sopravvivenza. Dunque, la Fiat non fece mistero con la sua 127 Rustica di creare un mezzo che fosse tanto utile per il lavoro sporco, quello in cui ci si spacca la schiena, quanto per il tempo libero, grazie al suo spazio e alla sua versatilità. Una declinazione avanti nel tempo, che prefigurava in qualche modo la sostanza degli attuali SUV. Anche perché l'utilitaria torinese assomigliava proprio a un piccolo fuoristrada, pronto a mangiarsi strade ruvide e non battute, come un giovane stambecco. La verità è che, quando questo modello fu presentato, la platea non era ancora pronta a un veicolo del genere che, tutto sommato, passò quasi inosservato. Oggi, invece, merita una riscoperta, perché è il simbolo di una creatività esuberante e di una determinata voglia di sperimentare.
La Rustica venuta dal Brasile
Anche la 127 Rustica era figlia della divisione brasiliana del colosso torinese, perché nasceva dal pianale della 147, la versione carioca dell'utilitaria più venduta d'Europa. Questo le permetteva di sfoggiare una struttura di base più solida (compreso un eccellente trattamento antiruggine) rispetto a quella italiana, forse meno raffinata, perché nata per confrontarsi con le strade accidentate (per non dire disastrate) del Sud America. La presentazione ufficiale di questo insolito veicolo avvenne nel 1979, quando la 127 era già un modello affermato e apprezzato a tutte le latitudini. Destò immediatamente una certa curiosità, anche perché rispetto alla versione "normale" l'altezza da terra cresceva e comparivano dei dettagli da "battaglia": vernice semiopaca, abbinata a cerchi neri, paraurti tubolari e griglie parasassi davanti ai gruppi ottici.
In questo modo la 127 poteva tuffarsi nelle strade di campagna senza troppi affanni. La sua filosofia da vera guerriera spartana, la si poteva apprezzare anche nell'abitacolo con i sedili in finta pelle con imbottitura sottile, e una strumentazione a dir poco essenziale. Per rendere questa vettura ancora più particolare, si poteva aggiungere un ampio portabagagli a barre sul tetto, per trasformarla in un mulo da soma a quattro ruote. Tecnicamente, la Rustica aveva sotto al cofano il motore 1.050 cc (da 50 cv) ad aste e bilancieri, mentre la scocca e le sospensioni erano particolarmente robuste, per adattarsi a ogni tipologia di strada.
Una Fiat ospite di Lamborghini
Ai tempi di una crisi galoppante, la Fiat lanciava una scialuppa di salvataggio alla Lamborghini, affidandole il compito di assemblare negli stabilimenti di Sant'Agata Bolognese i pezzi della 127 Rustica provenienti dal Brasile. Questo ulteriore elemento rende ancora più speciale questo mezzo che, già di per sé, è molto particolare. Ospitare la piccola utilitaria, che si confrontava nella catena di montaggio con la supercar Countach, permise di riattivare 40 dipendenti che altrimenti sarebbero rimasti a casa e consentì ad altri 180 operai di riprendere il lavoro dopo la sospensione degli stipendi.
Una volta arrivata in Italia, la Rustica veniva rivista nella trasmissione e nell’assetto, con molloni anteriori tipo “Tropico” e balestra posteriore a tre lame. La trazione purtroppo non era integrale, ma soltanto anteriore, ma dato il peso contenuto questa vettura era in grado di destreggiarsi anche in offroad con un'apparente tranquillità. Su strada la 127 rialzata era brillante ma un po' troppo rumorosa, e questo non piacque affatto.
Una carriera durata due anni
La Fiat 127 Rustica ha precorso un po' troppo i tempi, così dopo appena due anni la sua produzione fu interrotta. In Italia vennero commercializzate appena 5.000 unità, ma questo piccolo manipolo di macchine fu sufficiente per salvare un'azienda straordinaria come quella fondata da Ferruccio Lamborghini. Inoltre, oggi la piccola 127 Rustica simboleggia un concentrato di simpatia e stravaganza, figlia di un'epoca in cui si poteva osare e sperimentare, senza troppi problemi.
In fondo cosa aveva lei meno dei crossover o SUV moderni? Niente, perché spazio e versatilità di certo non le mancavano. Per questo possiamo considerarla un'antesignana del segmento che va per la maggiore in questa epoca contemporanea.
Infine, la Rustica va a sommarsi a una lunga serie di vetture derivate dalla 127, dopo la spiaggina e la variante commerciale, che è una delle macchine più importanti e vendute nella grande storia delle quattro ruote all'italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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