
Il mondo dei camper è affascinante, libero e avventuroso. Per alcuni questo è universo ancora inesplorato e tutto da scoprire. Dunque, dato che il periodo d’oro delle vacanze si sta avvicinando a grandi falcate, è interessante aprire una parantesi sul cosmo dei lunghi viaggi su ruota a bordo di una casa mobile. Per questa ragione abbiamo parlato direttamente con Ester Bordino, presidente di Assocamp, la quale ci ha illustrato in modo diretto alcuni aspetti di questa esperienza intrigante.
Quali sono i consigli che lei darebbe ai neofiti di questo settore?
“Innanzitutto, prima di acquistare un camper, su consiglio di amici o altre persone, è importante provare l’esperienza, perché non è per tutti. Il camper è uno stile di vita e una scelta importante, quindi, il consiglio è di provarlo. A ognuno dico di noleggiarlo almeno una volta o due prima di un eventuale acquisto, capire la tipologia di mezzo ideale per la vostra famiglia o per voi, e soltanto dopo pensare all’acquisizione. Di solito comprare un camper, nuovo o usato, su suggerimento di qualcuno, porta spesso a sbagliare. Se lo testate prima, siete molto più sicuri dell’acquisto e non lo cambierete soltanto dopo un anno, o due”.
Quali sono gli errori da non fare quando si decide di compiere una vacanza in camper?
“La scelta del mezzo è una delle cose più importanti. Noi vediamo troppo spesso delle persone, anche nel noleggio, che con una famiglia di tre o quattro elementi desiderano fare una vacanza in van senza averla mai fatta, optando per dei mezzi che non sono ideali per le loro esigenze. Un consiglio utile da dare riguarda il primo viaggio da fare in camper: meglio non compiere tanti chilometri per raggiungere mete lontane. Dunque, nei primi itinerari è meglio stare vicino ma assaggiare appieno questa esperienza, testando come si sta a bordo e come si gestiscono gli spazi, mettendo da parte obiettivi di lunga percorrenza su strada. Questo purtroppo si vede spesso. Quindi, godetevi la vacanza in camper, seguendo un andamento più lento e tranquillo, osservando un bel panorama e gustando i luoghi. Non prendete il camper solo con finalità di trasporto”.
Quindi lei consiglia, almeno per le prime volte, di vivere l’esperienza più che la meta da percorrere?
“Esatto, non conta tanto la meta quanto l’esperienza. Prendere confidenza con il mezzo, come si usa e come si può vivere nel modo migliore. Facendo solo la strada non si riesce a capire bene il mondo dei camper e tutte le possibilità che ti fornisce”.
Riguardo a quei falsi miti che ruotano intorno ai camper, ad esempio, consumano troppo ed è meglio fare un viaggio in auto, oppure la manutenzione è complicata e costosa, lei che cosa mi può dire?
“Non è vero che il camper consuma troppo, è in linea con un’automobile. Se con un camper vado a una velocità di sicurezza, intorno ai 100 massimo 110 chilometri orari, il mezzo non consuma tanto e, allo stesso tempo, viaggio in modo sicuro sia per i tempi di frenata sia per il consumo di carburante. Passando al costo della manutenzione questo è, né più né meno, come quello di un’autovettura. Le operazioni da fare, solitamente, sono standard: un tagliando una volta all’anno, il controllo delle gomme o la sostituzione di una batteria qualora venisse utilizzato poco. Anzi, per quanto riguarda le spese di gestione, l’assicurazione e il bollo sono inferiori a quelli di una macchina”.
Se lei dovesse tracciare un profilo di chi, attualmente, noleggia un camper, quale sarebbe?
“Non esiste il camperista tipo. Diciamo che il profilo ruota intorno al mezzo che uno sceglie. Adesso, abbiamo notato che c’è stato un ritorno della famiglia, con due o tre bambini, e in questo caso il camper diventa un mezzo ideale per compiere dei viaggi tutti insieme, perché equivale a trasportare con sé la casa. Inoltre, abbiamo riscontrato un certo appeal da parte delle coppie che decidono di realizzare dei viaggi molto importanti da soli o con amici, oppure con gli animali al seguito. Ci sono pure i pensionati, anche se questi tendono a noleggiarlo una volta o due e poi decidono di acquistarlo. In fondo, loro hanno più tempo per goderselo. Non bisogna dimenticare neppure molti professionisti, specialmente fra quelli che non possono programmare scrupolosamente le vacanze, che si ritrovano improvvisamente con delle giornate libere, così il camper diventa il veicolo perfetto per partire, perché non serve prenotare o cercare alberghi che li ospitino offrendo totale libertà”.

A proposito di libertà, con il camper si può davvero andare dovunque o ci sono dei limiti?
“Sfatiamo il mito che con il camper vado dove voglio e faccio cosa voglio; è sbagliato. Mi devo attenere alle regole come tutti gli altri. Dove non posso andare con una macchina, non posso farlo neppure con un camper. Dove è vietato parcheggiare con il camper non posso farlo né con uno grande né con un van. Anzi, anche riguardo al van c’è il luogo comune che con questo veicolo posso andare dappertutto senza limiti, e non è vero. Bisogna rispettare le cose che abbiamo vicino, non posso parcheggiare in una piazza dove oscuro delle vetrine né dove ostacolo, con le mie dimensioni, un marciapiede sul quale transitano le persone, un passeggino o una sedia a rotelle. Bisogna avere un minimo di educazione e ricordare che la tua libertà finisce dove inizia quella di un altro. In definitiva, non posso fare quello che voglio ma attenermi alle regole del buon vivere. Aggiungo che i camperisti hanno l’abitudine, ove vanno, di lasciare pulito e di sistemare quello che altri hanno lasciato per terra. L’eccezione alla regola c’è sempre, ma lo spirto del camperista è di andare a bussare alla porta dicendo che si sta “scaricando per terra e questo non si fa”. Il vero camperista controlla che gli altri si comportino in maniera civile”.
Ovviamente vale sempre la regola del buon senso, ma esiste un codice d’onore fra i camperisti?
“Con l’associazione abbiamo pubblicato un vademecum, che corrisponde ai “dieci comandamenti” dei camperisti. È scaricabile sul nostro e si chiama “con il camper puoi”. Qui sono specificate le cose che vanno fatte, e quelle che non vanno fatte, come ad esempio: lasciare gli scarichi aperti, parcheggiare in mezzo ad altri e magari accendere generatori e condizionatori, o ostruire la zona di sosta”.
Ci sono degli eventi e delle fiere che radunano un gran numero di camperisti durante l’anno?
“C’è il Salone del Camper a Parma che si svolge a settembre ed è un’occasione per gli appassionati per vedere mezzi e accessori, ma anche per ritrovarsi e stare insieme come comunità. Poi, ci sono parecchi gruppi, a parte le associazioni che organizzano grossi raduni, nati sui social network che sono divenuti importanti e che adesso realizzano viaggi insieme. Questo è bello, perché tante persone che sono da sole, in gruppo riescono ad affrontare avventure che altrimenti non avrebbero fatto, instaurando dei rapporti di amicizia”.
E per concludere, le chiederei come sta andando il mercato in Italia in questo periodo storico?
“Dunque, il mercato in questo momento ha il segno positivo.
Il periodo del Covid è stato un momento duro per tutti, ma nel nostro settore è stato un problema molto ampio: mancavano le meccaniche, i microprocessori, la componentistica e non avevamo mezzi a disposizione. Ora, i veicoli disponibili ci sono, il settore è in crescita e osserviamo se questo andamento proseguirà”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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