In bicicletta con il braccio ingessato, il cellulare all'orecchio, non si ferma all'alt e fa cadere un agente, che riporta un trauma cranico. Quasi un'impresa da equilibrista per un avvocato milanese, che in pochi minuti ha collezionato sette infrazioni e multe per circa 400 euro. É accaduto questa mattina in corso Venezia. Un vigile del Comando di zona 6 è rimasto ferito dopo l'inseguimento dell'avvocato, un italiano cinquantenne che non si era fermato all'alt mentre girava su una bicicletta parlando al cellulare, pur avendo il braccio ingessato. Per sfuggire all'agente, il ciclista è salito sul marciapiede ed è passato col rosso collezionando nella fuga ben 7 infrazioni al codice della strada e contesti per circa 400 euro. L'agente lo ha fermato in via dei Cappuccini, dove è rovinato al suolo con la moto insieme al conducente della bicicletta, riportando contusioni e un trauma cranico guaribili in dieci giorni. L'indisciplinato ciclista è stato quindi denunciato per lesioni e resistenza.
«Il codice della strada - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato, che ha riferito l'episodio - non è stato pensato per vessare i cittadini, ma per tutelare tutti da situazioni pericolose. Mi chiedo come sia possibile girare in totale nonchalance in quelle condizioni. Senza pensare che senza le mani sul volante, con un braccio ingessato e l'altro impegnato al cellulare, avrebbe potuto andare a sbattere contro qualcuno o causare un incidente stradale».
Un comportamento irresponsabile che ha violato ben 7 articoli del codice della strada: guida pericolosa, guida su marciapiede, guida con cellulare, guida in condizioni non adeguate, passaggio col rosso, inversione del senso di marcia, divieto di accesso.
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