Legno-arredo, nel 2024 recupero della filiera spinto dall’export

Terzo trimestre del 2023 negativo ma, secondo il Monitor di Federlegno, ci sono segnali di ripresa. Il presidente Claudio Feltrin: "Ci aspetta un periodo di assestamento in un contesto internazionale instabile, il Salone del Mobile le nostre aziende, incontrando buyer da tutto il mondo, potranno misurare se e come hanno interpretato i continui cambi di scenari"

Legno-arredo, nel 2024 recupero della filiera spinto dall’export

“Che anche il terzo trimestre di quest’anno sarebbe stato negativo sia per la filiera legno-arredo che per i due macrosistemi lo avevamo già messo in conto e annunciato da tempo e i dati del nostro Monitor lo confermano. La filiera registra -7,8% nel periodo gennaio-settembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022; mentre l’export, che pesa per il 41%, si attesta a -7,5% e il mercato interno a -8,1%”. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo commenta così i dati del Centro Studi FederlegnoArredo realizzati su un campione rappresentativo di aziende che pesano in termini di fatturato il 18%, pari a circa 10 miliardi sui 56,5 totali.

“E se per la filiera non si registrano variazioni consistenti tra Italia ed estero, il macrosistema arredamento indica una contrazione delle vendite pari al -3,3%, ma tiene il mercato italiano con +0,3%, mentre c’è un’importante flessione del 6,4% dell’export, che pesa per oltre il 51% - aggiunge Feltrin -. Il macrosistema legno ha invece una flessione media del 14,5%, con un trend negativo più accentuato sul mercato interno -15,6% e, seppure a doppia cifra, più contenuto per l'export, che pesa per il 27%, a -11,4%”.

Legno-arredo macrosistemi

La filiera del legno-arredo chiude un anno complicato e, sempre secondo il Monitor di FederlegnoArredo, si prevede si attesti a -7% complessivo, con l’export a -7,2% e il mercato interno a -6,8%. Più contenuta la flessione del macrosistema arredamento (-3,7%) con un peggioramento limitato sul mercato interno (-0,9%) mentre il mercato estero il calo è del 6%. Per il macrosistema legno invece il 2023 potrebbe chiudersi con un -11,5% complessivo: -11,6% Italia, -11,1% l'export.
Con la fine del 2023 si conclude un periodo eccezionale per il settore, che lo ha visto per lungo periodo - Covid e post Covid - protagonista di una stagione al di sopra di ogni aspettativa, con numeri difficilmente ripetibili perché generati da una condizione contingente con la casa e l’abitare al centro della spesa di cittadini e famiglie di tutto il mondo. Ora le abitudini di spesa sono tornate a diversificarsi, sono scoppiati due conflitti alle porte dell’Europa e questo - si sottolinea - si aggiunge una retromarcia, seppur comprensibile, su alcuni bonus edilizi. Elementi sufficienti per rendere plausibile un ritorno ai livelli del 2019.

Mercato legno-arredo previsioni

“Ci aspetta un periodo di assestamento e normalizzazione calato in un contesto internazionale instabile, nemico del business e dei mercati. Ma dal nostro Monitor si intravede uno spiraglio di positività: il 2024 che potrebbe riportare la filiera al segno positivo con un +2%, l’Italia a -0,7 e l’export che torna a crescere del 6,8% - spiega ancora Feltrin -. Una boccata d’ossigeno che mitiga le difficoltà del 2023 con i mercati tradizionali, a partire dalla Germania e dagli Stati Uniti, in grande difficoltà a cui si aggiungono le zone di guerra e la Cina. In controtendenza il Medio Oriente, in primis l’Arabia Saudita, confermato dal +4,6% dell’Msa nel gennaio-agosto, ma anche gli Emirati Arabi Uniti e l’India. Per il macrosistema arredamento si pensa a un +5% complessivo, con un andamento migliore per l'estero (+7,5%) rispetto all'Italia che è positiva a +3,2%”.

”L’appuntamento con il Salone del Mobile di aprile 2024 sarà l’occasione per le nostre aziende di misurare se, e come, hanno saputo interpretare i continui cambi di scenari, avendo l’occasione di incontrare buyer da tutto il mondo, confrontarsi con i diversi mercati e gettare già le basi per gli investimenti del 2025”, sottolinea il presidente di federlegnoArredo. Per quanto riguarda invece il macrosistema legno emerge ancora un segno negativo (-2,8%) determinato da una flessione maggiore del mercato interno (-5,6%) rispetto all’andamento positivo delle esportazioni (+4,7%).

Sistema bagno-cucina

SISTEMA ARREDAMENTO E CUCINE
Le cucine segnano una flessione (-3,7%), più marcata sul mercato nazionale (-5,9%) che all’estero (+0,9%). Per quanto riguarda le previsioni sull'intero 2023, complessivamente le aziende del sistema arredamento indicano una flessione (-5,2%) di poco più marcata per l'export (-6,2%) rispetto al mercato interno (-4%). Le aziende del settore cucine prevedono una chiusura di anno in calo (-2,7%), penalizzate dal mercato interno (-6,6%) ma in positivo sull’export (+5,6%).
Dal Monitor emerge che è molto difficile formulare una previsione nella complessità del momento, in particolare sui mercati internazionali. Circa due terzi delle imprese dell’arredamento che esprimono il loro sentiment ritiene che il 2024 potrebbe essere un anno di recupero di quanto perso nel 2023, più importante per l'estero: in particolare le aziende del comparto cucine si aspettano un recupero del 9,3% sui mercati esteri.

SISTEMA ARREDO-BAGNO
Il trend complessivo del sistema arredo-bagno evidenzia un andamento stazionario, con un leggero segno meno (-1,5%) e senza particolari differenze tra Italia ed estero (rispettivamente -1% e -1,9% rispetto al gennaio-settembre 2022). Per le imprese che hanno formulato una previsione sul 2023, l'ultimo trimestre vede una contrazione delle vendite abbastanza decisa (-2,2%) che porterà a peggiorare il dato complessivo soprattutto in Italia (-2,5%) ma anche all'estero (-1,8%).
Le previsioni per il 2024 indicano invece un sentiment positivo, con una crescita che coinvolge due terzi delle imprese in Italia e tre su quattro all'estero.

Un atteggiamento di fiducia che nasce anche dall'avvicinarsi del prossimo Salone Internazionale del Bagno di aprile, nell'ambito del Salone del Mobile.Milano, momento in cui le aziende avranno modo di capire i mercati potenziali e intravedere nuove prospettive di crescita.

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