La magia della Val di Fiemme. Qualità e sostenibilità: così è nata la Wellness Valley

In Val di Fiemme, in Trentino, si è sviluppato un vero e proprio polo del benessere, che sta contribuendo alla crescita di un territorio in cui imprese di successo, residenti e turisti vivono in perfetto equilibrio con l'ambiente

La magia della Val di Fiemme. Qualità e sostenibilità: così è nata la Wellness Valley

Pensi alla Val di Fiemme e ti vengono in mente le straordinarie Dolomiti del Trentino, la magia dei boschi di abeti rossi e le piste da sogno del comprensorio sciistico Dolomiti Superski, il più grande del mondo. Eppure, in questo angolo di paradiso circondato dalle guglie del Latemar, dalle Pale di San Martino, dal Corno Bianco - riconosciuti dall’Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità - non sono solo la bellezza della natura e il suo richiamo turistico a generare ricchezza e opportunità di crescita economica.

Grazie a una formula che ha nel legame con il territorio, nella presenza di materie prime di qualità, nella capacità di fare sistema, nel capitale umano e nella visione lungimirante di un gruppo di imprenditori illuminati i propri ingredienti fondamentali, la Val di Fiemme rappresenta infatti un rarissimo esempio di territorio di montagna ad alta concentrazione di imprese produttive di successo. Tanto che intorno a Cavalese, capoluogo storico della valle a mille metri sul livello del mare, si è sviluppata una vera e propria Wellness Valley con realtà capaci di competere a livello nazionale e internazionale nei rispettivi settori.

Il World Wellness Weekend

Da Starpool, player mondiale nel mondo del wellness con saune, bagni turchi e molto altro, a La Sportiva, uno dei marchi più apprezzati nel mercato internazionale delle calzature e abbigliamento per arrampicata e alpinismo. Dal Pastificio Felicetti, che con le linee monograno prodotte utilizzando semole selezionate e acqua di sorgente delle Dolomiti ha sfatato il vecchio mito che la pasta di qualità si produce solo in Sud Italia, a Fiemme Tremila, realtà che da 30 anni produce pavimenti e arredi in legno improntati alla massima biocompatibilità e salubrità.

Ed è proprio intorno a queste aziende e alle loro storie di successo che, dal 15 al 17 settembre, si è sviluppata la settima edizione del World Wellness Weekend, una tre giorni completamente dedicata al benessere divisa tra il focus sulle imprese e una parte di attività destinate alla cura della salute del corpo e dello spirito. Grazie al Fiemme Namastè Festival, che ha proposto un programma con pratiche meditative, yoga, discipline olistiche e spiritualità nell’incantevole cornice del Biolago di Predazzo, la manifestazione ha mostrato nella pratica come la cura del benessere possa rappresentare un’occasione di sviluppo economico a tutto tondo.

Da un lato il turismo, con le attività all’aria aperta. Dall’altro le imprese, con una serie di prodotti che contribuiscono al benessere passando dalle prospettive più disparate: alimentazione, attività fisica, salubrità degli ambienti, riduzione dello stress e promozione del relax.

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Bellezza, sostenibilità e legame con il territorio

“La Val di Fiemme rappresenta un esempio di come le peculiarità e i valori dell’imprenditoria italiana, che tradizionalmente ha un legame stretto con il territorio e una vocazione alla bellezza che la contraddistingue a livello mondiale possano essere promossi e diventare una leva competitiva per un territorio”, ha sottolineato Domenico Sturabotti, Direttore di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane, durante l’evento di apertura del Festival. “Le imprese italiane hanno sviluppato una propria via alla sostenibilità, investendo sulla bellezza e sulla qualità”.

Il territorio della Val di Fiemme può quindi rappresentare un vero e proprio laboratorio nazionale di sviluppo sostenibile. “Il legame tra territorio, aziende e comunità locali porta con sé il valore aggiunto in termini sociali, economici, di opportunità ma anche di sfide”, ha confermato Mauro Gilmozzi, presidente di Fondazione FiemmePER, nata per sviluppare il tessuto economico della valle e restituire alla valle stessa i benefici di questo sviluppo. “Ciò significa prestare attenzione all’impatto sociale dell’azienda sul territorio, fissare standard di eccellenza sostenibili e, soprattutto, porre sempre al primo posto la comunità e il benessere collettivo”.

La Foresta dei Violini amata da Stradivari

D’altra parte, la sostenibilità in Val di Fiemme affonda le proprie radici molto indietro nel tempo. Già nel 1500 si facevano piani forestali che consentivano di prelevare ciò che era utile all’economia, ma che imponevano al tempo stesso di mantenere quello che era utile per il governo del territorio. E anche la gestione attuale di una risorsa naturale straordinaria come la foresta di Paneveggio (nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino) dalla quale si ricava il pregiato legno di risonanza di abete rosso che già Antonio Stradivari e altri grandi maestri liutai del ‘600 e del ‘700 utilizzavano per la produzione di violini e altri strumenti musicali, è organizzata secondo un raro esempio di armonia ecologica.

Legno per Violino

La gestione economica e la sorveglianza di quella che in campo musicale è stata ribattezzata Foresta dei Violini, una tra le poche in Europa da cui si può ricavare il legno adatto per le tavole armoniche degli strumenti a corda, sono infatti affidate all'Agenzia Provinciale del Demanio, che cura anche le fasi della trasformazione del legno e la sua vendita. Un modello che ha consentito di trasformare questa risorsa, che attira liutai e appassionati da tutto il mondo, in un asset anche dal punto di vista turistico, dando un valore enorme a una foresta di 2.700 ettari frutto della ricostituzione del bosco dopo gli ampi tagli effettuati nel corso della prima guerra mondiale.

Un’altra piccola-grande magia

di questa Wellness Valley, nella quale il “fare sistema” non rappresenta solo uno slogan, ma una formula tradotta in azioni concrete con ricadute positive dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Meglio di così…

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