
È un tunnel senza fine quello in cui sembra essersi cacciata l'Inter. Prima la sconfitta con il Bologna e l'aggancio da parte del Napoli in vetta alla classifica, poi l'eliminazione in Coppa Italia per mano del Milan. Ora il terzo capitombolo definitivo, con la sconfitta in casa con la Roma. Il rischio di perdere tutto, dopo essere arrivati così vicino alla gloria in ben tre competizioni, è sempre più forte.
La Roma si impone a San Siro per 1-0 mettendo nei guai i nerazzurri, che in serata rischiano di perdere la vetta se il Napoli riuscirà a battere o anche solo pareggiare con il Torino al Maradona. È l'argentino Matias Soulè che gela i nerazzurri al 22’. E come se non bastasse mercoledì la squadra di Inzaghi sarà impegnata nella difficilissima semifinale di andata di Champions League in casa di un Barcellona, al settimo cielo dopo la vittoria in Coppa del Re.
La squadra di Claudio Ranieri porta a casa tre punti pesantissimi in chiave Champions League. I giallorossi momentaneamente agganciano il Bologna al quarto posto con 60 punti in attesa delle partite dei rossoblù, della Juventus e della Lazio.
Primo tempo che regala tante emozioni, con i nerazzurri che partono fortissimo ma la Roma si difende bene e riparte ancora meglio in contropiede. I giallorossi piano piano prendono campo e fiducia e alla fine sbloccano il risultato al 22’ con Soulé, il migliore in campo dei suoi, con una zampata vincente a due passi da Sommer. La Roma sfiora anche il raddoppio a più riprese con Cristante, Shomurodov e Pellegrini. L’Inter si salva, ma non riesce a trovare spazi nell’attenta difesa giallorossa con il solo Arnautovic pericoloso nel finale di tempo.
Come se non bastasse, Inzaghi perde per infortunio Pavard sostituito da Bisseck. Nella ripresa l’Inter si butta in attacco per cercare il pari ma si apre ai contropiede della Roma. I giallorossi creano moltissime occasioni ma, alla fine, si accontentano della perla di Soulè. Nell’Inter si rivede in campo Dumfries, tra i più pericolosi insieme a Barella. Ci provano anche Calhanoglu e Arnautovic ma senza fortuna. In casa Inter si comincia a temere l'incubo peggiore di tutti. Zero tituli.
La dedica di Ranieri
''Dedichiamo la vittoria ai tifosi, che non sono potuti venire", dice il tecnico giallorosso al microfono di Dazn. "Ci tenevamo tantissimo a farli sentire orgogliosi con una vittoria. Siamo venuti con la voglia e la determinazione di vincere, poi se gli episodi ci condannano andiamo via a testa alta, ma dobbiamo giocarcela alla pari. Credo che la prima mezz'ora sia stata molto bella, poi ovvio giochiamo contro l'Inter, non una squadra qualsiasi. Hanno preso le misure e noi siamo stati molto diligenti nel cercare di chiudere tutte le opportunità che cercavano di costruire. Non era facile, non avevamo mai vinto contro una grande. Siamo veramente contenti, orgogliosi. Adesso dobbiamo continuare, domenica c'è la Fiorentina che è in un gran momento", aggiunge il tecnico romano che non intende tornare sui suoi passi riguardo il ritiro. "Ho già consegnato il tesserino a Coverciano, andrò ai giardinetti". L'ultima battuta sulla visita al feretro di Papa Francesco.
"Mi sono commosso quando siamo andati a due metri dalla salma di Papa Francesco e anche oggi con il minuto di raccoglimento. Sono momenti intensi per chi ha cercato di fare il meglio per la Chiesa e ha dato un esempio importante, spero verrà seguito perché è troppo importante"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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