Piccole imprese, benefici dalla rimodulazione Irpef e dalla riduzione dell’Irap

Un altro elemento importante è dato dalla diminuzione delle giornate di lavoro utili a pagare le tasse dovute

Piccole imprese, benefici dalla rimodulazione Irpef e dalla riduzione dell’Irap

Buone notizie per le piccole imprese italiane. Secondo un’indagine realizzata dalla Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) nel 2022 diverse aziende hanno ottenuto un significativo alleggerimento sulle tasse. Lo studio “Comune che vai, fisco che trovi” è stato reso pubblico ieri in un convegno a cui ha partecipato anche il viceministro all’Economia Maurizio Leo. Il “Total tax rate”, ovvero l’aliquota fiscale totale che misura, in percentuale, la somma di tutte le imposte e contributi obbligatori a carico delle imprese e applicate ai profitti commerciali, è sceso del 7%, facendo tornare il sorriso ai piccoli imprenditori.

Fisco più leggero per le imprese

Ma quali sono state le congiunture positive che hanno permesso di ottenere questo risultato virtuoso per le piccole imprese? Gli elementi determinanti vanno ricercati, come riporta il quotidiano Italia Oggi, nella riuscita rimodulazione dell’Irpef del 2022, nella parziale cancellazione dell’Irap e, soprattutto, nella deducibilità totale dell’Imu dal reddito d’impresa. In definitiva, il risultato raggiunto si può sintetizzare facendo riferimento ai numeri: il “Total tax rate” sulle piccole imprese nel 2022 è del 52,7%, mentre nel 2021 era pari al 60,2%. Si tratta di una notevole riduzione di più di sette punti, di cui più di cinque vanno sicuramente ascritti all’eliminazione dell’Irap per imprenditori individuali e autonomi.

Gli elementi virtuosi a vantaggio delle aziende

La diminuzione della pressione fiscale sulle piccole aziende è frutto, in particolare, della totale deducibilità dal reddito d’impresa dell’Imu e dalla rivisitazione delle aliquote Irpef. Un altro elemento importante è dato dalla diminuzione delle giornate di lavoro utili a pagare le tasse dovute, ossia il “Tax free day”, la data in calendario a partire dalla quale i profitti si possono ritenere idealmente prodotti per sé da una piccola impresa italiana.

Nel 2019 bisognava lavorare fino al 9 agosto per coprire gli oneri fiscali, mentre nel 2022 per le piccole imprese è sufficiente operare fino al 10 luglio, una diminuzione di quasi un mese ancora derivante dai cambiamenti al sistema prodotti dal governo.

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