Vinitaly, la Lombardia scommette sull’export grazie alle Olimpiadi di Milano-Cortina

La regione guidata da Attilio Fontana è pronta per Vinitaly 2025: 150 cantine, mille etichette e un comparto vitivinicolo che negli ultimi 15 anni ha quasi raddoppiato l'export a quota 312 milioni di euro

Vinitaly, la Lombardia scommette sull’export grazie alle Olimpiadi di Milano-Cortina

C’è chi sogna una medaglia d’oro in discesa libera, e chi punta dritto al podio del gusto. La Lombardia arriva a Vinitaly 2025, in programma a Verona dal 6 al 9 aprile, con le carte in regola per conquistare operatori e buyer internazionali: 150 cantine presenti nel padiglione regionale, mille etichette da degustare e un comparto vitivinicolo che, negli ultimi 15 anni, ha quasi raddoppiato il proprio export, toccando quota 312 milioni di euro.

Un comparto che ora guarda alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 come a una straordinaria occasione per consolidare la propria presenza sui mercati globali. Dietro al successo dei vini lombardi c’è, infatti, una strategia chiara: puntare senza compromessi sulla qualità. Un orientamento che paga, sia in termini di reputazione sia di ritorni economici.

Vinitaly 2025 Lombardia
Da sinistra Marco Gatti, Gian Domenico Auricchio, Alessandro Beduschi, Giovanna Prandini, Mamete Prevostini e Gianni Bruno


Nonostante una vendemmia 2024 segnata da condizioni climatiche difficili, la produzione ha raggiunto i 935 mila ettolitri, pari a 125 milioni di bottiglie potenziali, con l’86% a Denominazione di Qualità: ben oltre la media nazionale, ferma al 75%. E i prezzi all’origine sono saliti del 5,5% in un anno, segno di un mercato che riconosce e premia il valore.

“Il patrimonio vitivinicolo della Lombardia è un’eccellenza che affonda le radici nella ricchezza e nella varietà del nostro territorio”, ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “ Le 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT lombarde sono l’espressione autentica di territori unici, modellati da paesaggi diversi, ma complementari, che conferiscono ai nostri vini caratteristiche distintive e inconfondibili. Le nostre montagne, che tra meno di un anno ospiteranno le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, sono state scelte per essere protagoniste nell’immagine del Padiglione Lombardia a Vinitaly, un evento che rappresenta una vetrina internazionale d’eccezione”.
D’altra parte, che quella per la qualità sia una vocazione indiscussa del comparto vitivinicolo regionale lo conferma anche un altro dato: la Lombardia contribuisce per il 3% alla produzione vitivinicola nazionale, ma vanta circa l’8% delle Denominazioni di Qualità italiane.

vinitaly 2025 Fontana
Da sinistra Atitlio Fontana e Alessandro Beduschi

“La scelta di sostenere la qualità guida da sempre l’operato di Regione Lombardia”, ha confermato l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi. ”I nostri vini non sono solo un patrimonio a disposizione di milioni di consumatori di tutto il mondo, come dimostra l’export raddoppiato negli ultimi 15 anni, ma una risorsa di grande rilievo anche in termini economici. Basti pensare che le quasi 3 mila imprese attive sul nostro territorio hanno garantito occupazione e generato nuove opportunità di lavoro anche nei momenti di maggiore incertezza a livello internazionale”.

Oggi gli occupati stabili sono quasi 6.500, in crescita dell’11,2% rispetto a dieci anni fa, cui si aggiungono migliaia di addetti stagionali e dell’indotto. Quello vitivinicolo è, infatti, un ecosistema produttivo che, pur rimanendo ancorato alla tradizione, è capace di innovare e generare valore, anche nei momenti di maggiore incertezza internazionale.

Tutti questi elementi saranno protagonisti al Padiglione Lombardia di Vinitaly, uno spazio di oltre 3.000 metri quadrati realizzato in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, dove si alterneranno degustazioni, incontri con buyer, momenti istituzionali. “Nel 2024 la produzione lombarda di vino è leggermente diminuita - spiega il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio - soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche avverse: questo calo ha però permesso una maggiore vivacità delle quotazioni, con aumenti diffusi per molte delle nostre eccellenze. È su questo, sulla qualità sempre crescente, che deve proseguire il percorso del vino lombardo, perché i nostri vini hanno ancora ampi margini di crescita sui mercati mondiali”.

In tal senso, anche i possibili dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump non sembrano fare più di tanto paura. Tanto più perché tra i fattori su cui consorzi e produttori puntano in prospettiva giochi olimpici c’è la certezza che “il valore della biodiversità regionale e la bellezza dei nostri territori possono offrire prodotti e servizi enoturistici di eccellente qualità”, ha spiegato Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo, l’associazione dei Consorzi di Tutela dei vini lombardi.
Tra questi, quello il cui territorio sarà più direttamente interessato dall’impatto delle Olimpiadi sarà il Consorzio Tutela Vini di Valtellina, il cui presidente Mamete Prevostini ha dichiarato di essere molto fiducioso: “Da un lato c’è il fatto che il nostro territorio è storicamente “condannato” a fare prodotti di qualità, e questo sicuramente paga. Dall’altro, i momenti di cambiamento e di difficoltà da sempre fanno emergere chi ha qualcosa in più degli altri, e noi in questo senso siamo pronti a metterci in gioco certi dei nostri punti di forza”.

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