Roma - Scadono oggi i termini per la regolarizzazione dei lavoratori domestici clandestini. "Quel che è fatto è fatto", spiega il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, chiarendo che "non c’è alcuna possibilità di fare proroghe". E se il centrosinistra parla di flop, dal momento che erano attese 700mila richieste, mentre pare ne siano arrivate 278mila, il titolare del Viminale puntualizza: "Si tratta di stime fatte a casaccio, sbagliato basarsi su di esse per giudicare".
Nessuna proroga alle regolarizzazioni "Si sono fatte delle stime assolutamente a casaccio cinquecentomila, quattrocentomila, un milione, questa norma è stata fatta proprio per fare emergere un fenomeno che non era conosciuto quello appunto del lavoro nero delle badanti, delle colf e quindi basarsi su una stima per dire che è stato un successo o un flop è una cosa assolutamente sbagliata". Maroni spiega che il Viminale registra i dati che sono quelli delle domande presentate: "Oggi è l’ultimo giorno, dopodiché questa sarà la realtà emersa e sarà la realtà regolarizzata". E "non c’è alcuna possibilità di fare proroghe.
È una norma che si conosce da tempo si sa quali sono le scadenze, le modalità e le condizioni e questa finestra per la regolarizzazione si chiude oggi e da domani queste saranno regolarizzate, chi non ha voluto usufruire di questa norma avrà deciso di continuare nel lavoro irregolare e quindi sarà soggetto alle sanzioni previste dalla legge".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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