Mutui sempre più cari: così 200mila famiglie saltano le rate

Dal mese di settembre a quello di ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti rispettivamente dal al 4,72% al 4,65%

Mutui sempre più cari: così 200mila famiglie saltano le rate
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Tassi dei mutui sempre più alti. Dal mese di settembre a quello di ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono cresciuti rispettivamente dal al 4,72% al 4,65%. Questi dati sono comprensivi delle spese accessorie e sono presenti nella rilevazione di Bankitalia. Ecco tutti i rincari.

Caro tassi, le famiglie non rimborsano

Le famiglie italiane sono in difficoltà sulla questione tassi. Infatti quasi 200mila nuclei familiari dell'Italia con un mutuo variabile non sarebbero riuscite a pagare una o più rate nel 2023. I dati provengono da un'indagine commissionata da Facile.it a Mup research e Norstat. Il costo mensile dei mutui variabili è cresciuto fino al 65% nel 2022 e hanno portato a un rincaro complessivo di oltre 3.100 euro. L’indagine afferma poi che considerando questa categoria di persone, una su due potrebbe avere grossi problemi per saldare le prossime rate dovute nel caso in cui si dovesse rimanere su queste cifre.

Le cifre

Il rincaro è notevole, nonostante nel mese di ottobre fosse stato verificato lo stop al rialzo dei tassi da parte della Bce. Il Consiglio direttivo di Francoforte aveva lasciato i tassi sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quelli sui depositi al 4%, e quelli sui prestiti marginali al 4,75%. Per quanto riguarda il Taeg in merito alle nuove erogazioni di credito al consumo questo è passato dal 10,52% di novembre al 10,46% di dicembre. I tassi passivi che vengono calcolati in base ai depositi in essere complessivi ammontano allo 0,92% e allo 0,86% nel mese precedente.

La Bce

In merito alle prossime mosse della Bce, il 14 dicembre il board si riunirà con l’obiettivo di aggiornare le stime sull’Eurozona e definire una linea sulla politica monetaria. I mercati hanno un’aspettativa che mira al taglio del costo del denaro già dal primo semestre del 2024, questo riguarda sia Fed che Bce. A questo proposito Konstantin Veit, Portfolio Manager di Pimco, ha commentato così in attesa della riunione di questo mese: “Attualmente il mercato si aspetta circa sei tagli per il prossimo anno, a partire già da marzo. Rimaniamo scettici sul fatto che la Bce taglierà i tassi così presto come il mercato sta prezzando, poiché le prospettive sull'inflazione sottostante rimangono incerte”.

Le proiezioni

Le proiezioni dei futures sull'Euribor suggeriscono una potenziale diminuzione dell'indice dal 3,95% attuale al 3,68% già da marzo 2024, con un previsto calo al 2,68% entro

dicembre 2024. Se ciò si verificasse, la rata media del mutuo considerato potrebbe passare da 750 euro a 731 euro entro marzo 2024 e scendere ulteriormente a 660 euro entro dicembre 2024, secondo Facile.it.

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