Barenboim: "Soffro di Parkinson, ma dirigerò il più possibile"

In un comunicato della sua fondazione il musicista, 82 anni, rivela la sua condizione di salute

Barenboim: "Soffro di Parkinson, ma dirigerò il più possibile"
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Daniel Barenboim (1942), pianista e direttore d'orchestra per il quale basta il nome, ama raccontare di lui fanciullo che, essendo figlio di pianisti, crebbe con l'idea che tutti i bimbi suonassero il pianoforte: il primo giorno di scuola, uscito dalla bolla famigliare, scoprì che le cose non andavano esattamente così.

Cresciuto a pane a musica, Barenboim ha bisogno di fare ed essere nella musica, sempre, anche, e soprattutto, in questi anni in cui la salute vacilla.

Nel 2022 dichiarò con «orgoglio e tristezza» che era stata riscontrata una «grave condizione neurologica» per cui lui, vulcano sempre incandescente, si sarebbe dovuto concentrare sul benessere fisico rinunciando ad alcuni impegni di lavoro, ma non tutti. Ieri a quella «condizione» ha dato un nome: è affetto dal Parkinson. Lo ha annunciato, però, specificando che conta di «onorare più doveri professionali possibili», si ritirerà solo quando la salute lo abbandonerà. Queste sue parole compaiono in un comunicato diramato dalla Fondazione West-Eastern Divan Orchestra, il complesso che considera «la mia responsabilità più importante. É essenziale per me garantire la stabilità e lo sviluppo a lungo termine dell'orchestra».

Barenboim, nato in Argentina ma rinato in Israele, si fece conoscere in calzoncini corti (detto anche fuor di metafora) come un prodigio del pianoforte, dai vent'anni accostava la tastiera alla direzione d'orchestra. Si conta la lunga permanenza a capo dell'Orchestre de Paris, quindi della Chicago Symphony, nel 1992 divenne Generalmusikdirektor della Staatsoper Unter den Linden di Berlino, la sua seconda pelle. L'impegno berlinese si è incrociato con quello della Scala dove ha operato durante gli anni della sovrintendenza di Stephane Lissner; per lui nel 2007 fu creato il ruolo del «Maestro scaligero», poiché solo dal 2011 al 2015 assumeva la classica direzione musicale lasciando poi le consegna a Riccardo Chailly. A Milano è tornato nel gennaio del 2024 alla testa della Filarmonica della Scala, dirigendo la prova in Conservatorio a favore dell'associazione Figli della Shoah e il concerto serale in teatro. Condusse da seduto, affaticato.

Daniel Barenboim è direttore a vita e onorario di complessi, un fine

saggista, passato da pianista sfolgorante, ma la ragione di vita è una: la West-Eastern Divan Orchestra, fondata nel 1999 con Edward Said, formata da giovani musicisti di Israele e dei paesi arabi. Un'utopia fattasi realtà.

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