Dal baseball all’hockey su prato: Milano punta sugli sport «minori»

Badminton, canoa, baseball, hockey su prato: attenti a quei quattro! Di loro si sentirà parlare molto di qui a settembre. Un po’ perché queste sono discipline in testa alle preferenze dei milanesi; ma soprattutto perché si tratta di sport al centro di investimenti per la riqualificazione dei rispettivi impianti. «Stiamo terminando - dice per esempio Roberto Fava, delegato provinciale Fiba (Federazione italiana badminton) - la ristrutturazione del palazzetto nel Centro Sportivo XXV Aprile di via Cimabue. Dal primo agosto prossimo - prosegue Fava - lo spazio diventerà la sede della Nazionale italiana. Sarà la prima struttura in Europa interamente dedicata al badminton».
Palazzo Marino ha infatti ceduto l’ex bocciodromo di via Cimabue in gestione alla Fiba per diciannove anni. Rampa per i disabili, uscite di sicurezza e altro sono al centro della ristrutturazione. Ma questo nuovo spazio indoor ceduto ai patiti di racchetta e volano, verrà prestato anche ad altri sport aumentandone la visibilità.
«Abbiamo già delle richieste - svela ancora Fava - per ospitare proprio in via Cimabue i campionati del mondo di bridge, e poi tornei di kendo, pugilato, aerobica, danza acrobatica e pesi ».
Ma nel capoluogo lombardo, da sempre patria della Canottieri Olona, cresce anche l'interesse per canoe e kayak. «D’accordo con la Provincia – svela Ruggero Torri, presidente regionale della Federazione italiana canoa-kayak (Fick) - abbiamo da poco ultimato un progetto per la creazione di un campo artificiale di slalom all'Idroscalo».
Così, oltre alle gare in acqua piatta, come si dice in gergo canoistico, sarà possibile anche gareggiare tra ostacoli come massi in plastica, rapide artificiali, paline, discese da montagnole artificiali. «Il nostro è uno sport di resistenza - conclude Torri - che ha la particolarità di svolgersi sempre a contatto con la natura».
Anche per baseball e softball (il corrispettivo femminile di questo sport) è in arrivo un «diamante» nuovo di zecca: il campo, situato nell’omonimo centro sportivo di via Olivieri, è attualmente oggetto di numerosi lavori: «Stiamo rifacendo il fondo campo - svela Giancarlo Piazzi, segretario della squadra Milano 1946 (squadra maschile in serie A2 e squadra femminile in B più diverse formazioni di cadetti e cadette dai 12 ai 16 anni) - per far fronte ai Mondiali di settembre che si disputeranno a Milano».
Anche per il baseball il Comune ha promesso un contributo: del resto quest’anno Milano è «Capitale europea dello sport» e lo scorso febbraio, Palazzo Marino ha stanziato trenta milioni di euro per la ristrutturazione di 24 impianti sportivi nei prossimi tre anni. Per il momento Milano 1946 sta rifacendo a proprie spese il fondo campo, l’illuminazione e i dug out (le panchine dei giocatori) per una spesa che si aggirerà attorno al milione di euro.
Infine l’hockey su prato. La «capitale» di questo sport molto simile al calcio nonostante si usi un attrezzo per colpire la palla, è Cernusco sul Naviglio. Allo stadio comunale c’è il campo da gioco con manto in materiale sintetico dell’Hockey Cernusco 2000, la squadra maschile più titolata che milita in A1. Ma qui hanno sede anche la Hockey Martesana (squadra femminile in A2) e l'Hockey club Milano (in Serie B).
«È una disciplina un poco sottostimata a Milano - dice Ruggero Lattuada, ex giocatore e vicepresidente dell’Hockey Martesana - ma noi non ci scoraggiamo. Andiamo coi nostri istruttori nelle scuole elementari e medie a spiegare la bellezza di questo sport». Il sogno nel cassetto degli atleti di Cernusco, sarebbe un nuovo campo sintetico a base d’acqua e cioè «allagato» tra un tempo e l’altro con 15 mila litri alla volta.
«Il gioco - conclude Lattuada - diventerebbe più veloce e spettacolare».

L’acqua si potrebbe prendere dal naviglio Martesana. E così si farebbero felici gli hockeysti e si potrebbero scongiurare le esondazioni come è successo nei giorni scorsi. Provincia di Milano e Comune di Cernusco, dovrebbero farci su un pensierino.

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